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Home » Società » Bio-economia nelle zone montane, ecco la scuola estiva

Bio-economia nelle zone montane, ecco la scuola estiva

29 Giugno 2018

Il corso Ipromo (International programme on research and training on sustainable management of mountain Areas) del 2018 segna l’undicesimo anniversario del “Programma internazionale di ricerca e formazione sulla gestione sostenibile delle aree montane”. Per il secondo anno il Dibaf dell’Università degli studi della Tuscia si unisce ai due partner fondatori, il Segretariato di partenariato della Fao e l’Università di Torino. Le attività sono iniziate il 18 giugno e termineranno il 2 luglio. La scuola estiva si sta svolgendo in due affascinanti luoghi alpini italiani, Pieve Tesino (Tn) e Ormea (Cn). Il corso vede la partecipazione di docenti esperti del sistema delle Nazioni unite, università, organizzazioni internazionali e Ong e ospita 33 partecipanti provenienti da oltre 20 Paesi di quasi tutti i continenti, America, Asia, Africa, Europa. Le attività formative sono state organizzate per la prima parte del corso dal Dibaf a Pieve Tesino, presso il Centro studi alpino dell’Università della Tuscia, mentre la seconda parte della scuola estiva si sta tenendo in questi giorni ad Ormea in provincia di Cuneo. I temi trattati sono di grande attualità e vertono in particolare su alcune sfide globali per l’ambiente montano, quali: la bioeconomia, il cambiamento climatico, il degrado ambientale e i rischi naturali, le possibilità di sviluppo in ambito locale. Le comunità locali delle aree interne dipendono ovviamente dall’ambiente montano ma, oltre a loro, la metà della popolazione umana dipende dalle montagne per l’acqua, la biodiversità, le foreste e l’energia pulita. Nella prima settimana del corso di Ipromo, spazio è stato dedicato ad alcune affascinanti escursioni come la Foresta Regionale di Paneveggio e Passo Brocon in Trentino, durante le quali si è discusso delle produzioni forestali della montagna, della produzione di legname per strumenti musicali, di ecologia e gestione dei pascoli, con la misura del sequestro di Carbonio nelle praterie e le produzioni lattiero-casearie delle malghe di montagna. Le visite in Valle d’Aosta, sono realizzate in collaborazione con l’Istituto Agricolo Regionale (Valle d’Aosta) e permetteranno ai partecipanti di scoprire vari esempi di attività economiche sostenibili nelle aree montane.

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