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Home » Territorio » Aperto al pubblico il nuovo complesso di Viterbo Sotterranea

Aperto al pubblico il nuovo complesso di Viterbo Sotterranea

29 Giugno 2018
Viterbo Sotterranea
Viterbo Sotterranea

Aperto al pubblico un nuovo tratto di Viterbo Sotterranea. Il percorso emoziona e stupisce non solo per la grandezza degli spazi, ma anche per la suggestione che gli stessi evocano grazie alla loro antica storia.

Dai cunicoli etruschi a quelli medioevali, dai rifugi della seconda guerra mondiale allo “studiolo” realizzato all’epoca dai tombaroli, dalle cisterne etrusche per l’acqua alle condotte idriche etrusche, fino ad arrivare in un ambiente  di grande fascino: il più  antico luogo di culto, sotterraneo, del centro storico di Viterbo. Il percorso inizia con una mostra permanente dove sono raccolte le foto della Viterbo di fine Ottocento con una selezione dall’archivio di Valerio Giulianelli, scattate all’epoca dal fotografo e filantropo Lorenzo Tedeschi.

Il circuito ipogeo di via Chigi fu scavato all’interno della più caratteristica formazione vulcanica dell’apparato di Vico: il tufo rosso a scorie nere, che ha avuto origine dal collasso del paleo-vulcano di Vico, un edificio imponente che si ergeva dove ora è il lago omonimo, raggiungendo altezze di gran lunga maggiori dell’attuale Monte Fogliano e Poggio Nibbio, e che si estendeva sino a Castel d’Asso, alla periferia Sud di Viterbo. Questo evento esplosivo ebbe luogo tra 200 e 150mila anni fa. Per questo il circuito ipogeo di Viterbo Sotterranea ci descrive un periodo geologico lungo migliaia di anni. Tra i cunicoli presenti nella Viterbo Sotterranea, in particolare uno, grande e dalla forma perfettamente ovoidale, è senz’altro un’antica via utilizzata per raggiungere altre zone dell’antico centro abitato medievale di Viterbo, senza dover passare per strade esterne.

Visibile anche uno spettacolare cunicolo di epoca etrusca: un antico corridoio legato al reperimento di acqua pulita. Gli Etruschi erano valenti idraulici, iniziarono a costruire i cunicoli a partire dall’VIII secolo in poi, soprattutto per la raccolta di acqua potabile e, secondariamente, per il drenaggio dei terreni o per la derivazione di acqua (probabilmente anche ad uso irriguo). I cunicoli sono una testimonianza dell’elevato livello di vita, di igiene in particolare, delle popolazioni che all’epoca abitavano l’Italia centrale tirrenica e sono un ulteriore indizio degli scambi culturali intercorsi tra Etruria e vicino Oriente.

Il nuovo complesso monumentale di Viterbo Sotterranea si può visitare tutti i giorni con una visita guidata che conduce alla scoperta di questi magici luoghi, un viaggio nella storia lungo 3.000 anni.

 

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