“L’ influenza stagionale è arrivata nel Lazio. E’ stato isolato il primo caso. Si tratta di un ragazzo di 29 anni di Santa Marinella che accusava febbre, tosse e mal di gola. E che aveva completato il ciclo vaccinale anti-Covid. Ora ci aspettiamo una progressione”.
Così l’assessore alla sanità della Regione, Alessio D’Amato, in una intervista al Corriere della Sera dove sottolinea “ancora una volta l’importanza di fare il vaccino”. La campagna vaccinale quest’anno “è partita con tre settimane di anticipo e procede spedita – spiega l’assessore – siamo già a più di 180 mila somministrazioni”. Inoltre, anticipa D’Amato, “oltre che dai 4 mila medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, dalla prossima settimana ci si potrà vaccinare anche nelle 1.500 farmacie del territorio. Un elemento importante perché aumenta la platea dei punti di somministrazione”. Non solo, riferisce l’assessore, “i bambini nella fascia d’età 6 mesi-6 anni. In asili e scuole materne verrà attivata una sperimentazione per la vaccinazione con lo spray nasale. Che nel 2020 arrivò in ritardo dall’America, ma che quest’anno può essere un valido alleato in quei soggetti che non amano particolarmente gli aghi, come i più piccoli. Il progetto partirà a giorni nella Asl Roma 1”.
Inoltre, “chi fa la dose booster da adesso in avanti potrà ricevere, direttamente nell’hub scelto e in un’unica seduta, una seconda somministrazione con il siero antinfluenzale. L’Agenzia del farmaco ha detto che non c’è nessuna controindicazione”. Lo scorso anno la campagna vaccinale antinfluenzale fu un successo, “nel 2020 si sono vaccinati 1 milione 400 mila persone e, anche grazie all’uso delle mascherine, la circolazione del virus è stata la più bassa degli ultimi 20 anni. Quest’anno a febbraio – prosegue l’assessore – ne abbiamo prenotate 1 milione e 700 mila dosi e puntiamo ad aumentare il numero di vaccinati di almeno centomila. Anche perché tra ricoveri in ospedale e decessi, ogni anno si registravano nel Lazio circa 800 casi avversi”.
Ora, per il vaccino antinfluenzale, non c’è nessun obbligo per nessuna fascia d’età “come fu invece lo scorso anno. Ma solo una forte raccomandazione per gli over 60, per chi soffre di patologie respiratorie, chi è a contatto con tanta gente come insegnanti, forze dell’ordine, personale sanitario”. Preoccupa la coincidenza dell’influenza stagionale con la ripresa del Covid? “Non preoccupa – rimarca – , ci induce a chiedere ai cittadini di velocizzare le richieste di entrambe le vaccinazioni”. Sui casi Covid in risalita, D’Amato spiega che “la verità è che il green pass obbligatorio ha fatto aumentare, sì le prenotazioni della vaccinazione, ma anche il numero dei tamponi e questo permette di far emergere più contagi”.