Continuano ad arrivare notizie di aggressioni al personale sanitario in servizio presso lo Spdc di Belcolle. Lo rende noto Egidio Gubbiotto della Confael, che in una lettera alla Asl torna a denunciare “gravi inadempienze” nell’organizzazione del servizio, dato che, “in base al numero degli abitanti, nella Tuscia dovrebbero esistere due reparti di Spdc (da 16 posti ciascuno), mentre ad oggi ne è presente uno solo e per giunta dimezzato nei posti letto, che risultano soltanto 8, quindi ¼ dell’intero fabbisogno previsto”.
“La collocazione dell’attuale servizio – aggiunge Gubbiotto – avrebbe dovuto avere carattere temporaneo a causa dell’inidoneità degli ambienti, inidoneità peggiorata con il trasferimento del day hospital a Montefiascone, privando lo Spdc di un reparto di emergenza dove allocare pazienti ad elevato rischio. Non a caso negli ultimi tempi si è verificato un picco di aggressioni (oltre una dozzina in quattro mesi) che poteva forse essere evitato o limitato mantenendo in loco il day hospital. Da aggiungere che il reparto di Medicina protetta, da quanto ci risulta, non ricovera i detenuti psichiatrici dislocandoli allo Spdc insieme agli agenti di polizia penitenziaria, situazione che purtroppo contribuisce ad aumentare il caos: esempio un paziente aggredisce l’agente penitenziario, il detenuto lo difende, gli infermieri intervengono e prendono le botte”.
A tutto ciò, secondo Confael, si aggiunge anche “l’insufficienza quali-quantitativa del personale: scarseggiano infermieri, psichiatri, psicologi, mentre sono totalmente assenti educatori e terapisti occupazionali. Tra l’altro, ci risulta che dal 1° dicembre sarà trasferita ad altra Uoc l’unica assistente sociale ora presente e il risultato è sconsolante per un servizio che da Basaglia in poi dovrebbe essere incentrato non sulla sorveglianza ma sul recupero dei pazienti. Ciliegina sulla torta, in tutto questo quadro, l’Uoc di psicologia che si trova all’esterno del Dipartimento di salute mentale, in completo contrasto con quanto previsto dalle norme. Inoltre non si capisce per quale motivo la suddetta Uoc è stata inserita presso Cure primarie che sua volta sembra non interagire, come dovrebbe, con il Dsm”.
Confael chiede dunque “l’istituzioni di 2 Spdc da 16 posti letto ciascuno; idonea collocazione con idonei e sufficienti spazi esterni ed interni; dotazione organica di tutte le figure professionali previste; locali del day hospital attigui o in prossimità dello Spdc; rientro dell’Uoc di psicologia nell’ambito gerarchico del Dipartimento di salute mentale come previsto dalla legge”. E qualora la Asl non risponda Confael si vedrà costretta “ad interessare le autorità competenti”.