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Home » Società » Dal “Dantedì” l’invito alla speranza del vescovo Fumagalli: “Insieme contro le difficoltà”.

Dal “Dantedì” l’invito alla speranza del vescovo Fumagalli: “Insieme contro le difficoltà”.

29 Marzo 2021

La festa del Divin Poeta e di come, da settecento anni, non smette di parlare agli uomini. Men che meno ora che il mondo, piombato in una selva oscura, ha voglia di uscire a riveder le stelle. 

Bagnoregio, città dantesca, ha mantenuto la promessa: omaggiare Dante Alighieri con una serie di appuntamenti, uno ogni ora, da mattina a sera. 

Comune, Centro culturale Bonaventura Tecchi e Associazione Juppiter hanno unito le forze per dare vita al “Dantedì”, maratona social sull’autore della Divina Commedia. Un maxi approfondimento sul “profeta della speranza” – come Dante è stato definito da Papa Francesco -, andato onda il 25 marzo, in simultanea, su tante pagine Facebook istituzionali. 
La pandemia costringe a fare a meno di piazze e sale piene, ma il tentativo, dallo studio televisivo della Casa del vento di Bagnoregio, sede Juppiter, è stato quello di allestire comunque un grande spettacolo che coinvolgesse cittadini, studenti, associazioni. 

Partenza affidata alle scuole, con il primo appuntamento del mattino, il “Buondì Dante”: è stato l’Istituto comprensivo Ernesto Monaci di Soriano ad aggiudicarsi la gara a collezionare il maggior numero di risposte esatte nel quiz sulla Divina Commedia. Oltre al Monaci, partecipavano gli istituti Luigi Fantappié di Viterbo, Omnicomprensivo di Orte, Galileo Nicolini di Capranica e Vejano, Leonardo da Vinci di Acquapendente e Fratelli Agosti di Bagnoregio. 

“Perché un ragazzo dovrebbe amare Dante? – si è chiesto il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili -. Perché prima del letterato viene l’uomo. Un uomo che fa un viaggio e in cui ognuno può rivedersi. Sono convinto che oggi i ragazzi collegati siano stati felici di poter condividere un’esperienza diversa in un momento così difficile per la scuola”.
“È a scuola che si formano gli alunni ma anche i cittadini del domani, alla cui crescita Dante può dare un enorme contributo. Continueremo su questa strada per tutte le prossime iniziative in onore del Sommo Poeta”, ha sottolineato la presidente del Centro Bonaventura Tecchi, Luciana Vergaro. 

Dalle terzine lette da mostri sacri come Vittorio Gassman e Carmelo Bene, ai volti noti dell’oggi, “Gli amici di Dante” come Juppiter li ha chiamati, che al Sommo poeta hanno dedicato studi, libri, fatica: Giulio Ferroni, Aldo Cazzullo, Eraldo Affinati, Pif sono intervenuti in videoconferenza per un saluto al popolo di Facebook e la promessa di presentare i loro lavori su Dante a Bagnoregio, a distanza o in presenza, se il virus permetterà. 

Tra i contenuti del lungo speciale social anche una finestra a cura della Società Dante Alighieri: un’ora di “pillole” sulla Commedia, svelata come un enigma dalle spiegazioni appassionate di Aldo Onorati, poeta e studioso. In onda, anche i tableaux vivants dei bambini dell’Agosti, dei ragazzi speciali di Juppiter, del Centro di Studio e del Comitato permanente Processione del Venerdì Santo: figuranti in costume a riprodurre illustrazioni di Gabriele Dell’Otto su passi della Divina Commedia commentati da Franco Nembrini.

Il resto della giornata è scivolato tra i vari contributi, tra i quali brilla la lectio magistralis di Massimo Cacciari. 

Il vescovo Lino Fumagalli ha benedetto la comunità di Bagnoregio accanto alla Bibbia di San Bonaventura, patrono della città: da Viterbo, il volume è tornato a Bagnoregio, dove resterà esposto nella cattedrale fino al 14 settembre, quando ricorrerà precisamente il settimo centenario dalla morte di Dante. “Viviamo tempi difficili in cui non ci si salva da soli – ha detto il vescovo Fumagalli -. Non ci scoraggiamo: insieme supereremo le difficoltà che verranno”.

In chiusura il dodicesimo canto del Paradiso – quello in cui Dante colloca San Bonaventura – declamato dai bagnoresi e i giochi di luci e proiezioni su Porta Albana e sull’auditorium Taborra. 
Per un totale di decine di migliaia di interazioni complessive. E possono ancora aumentare.

“Il virus non ferma le idee – ha detto il presidente dell’Associazione Juppiter, Salvatore Regoli -. Volevamo dimostrare che smettere di organizzare eventi alla maniera tradizionale non vuol dire smettere di sognare. C’è un altro modo di abbracciarsi e sentirsi uniti ed è coinvolgere una comunità intera in un progetto. Voci, persone, esperienze senza traccia di assembramento e nel segno di Dante. Un fitto calendario di iniziative dedicate alla sua memoria ci accompagnerà da qui a settembre”.

Associazione Juppiter – Foto di Enrico Diviziani

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