Dopo l’ok rilasciato il 12 gennaio dalla Conferenza Stato-città, nei giorni scorsi il ministero dell’Interno (Direzione centrale della finanza locale) ha reso note le risorse relative al Fondo di solidarietà comunale 2021. I Comuni della provincia di Viterbo si spartiranno una somma di 29 milioni di euro. Da segnalare quest’anno un forte incremento della quota relativa allo sviluppo e all’ampliamento dei Servizi sociali: 1 milione e 175mila euro. Ecco il dettaglio Comune per Comune.



Il fondo di solidarietà comunale è stato introdotto nel 2013 con lo scopo di limitare gli squilibri tra enti comunali, operando una redistribuzione da enti con maggiori capacità di entrata e spesa verso quelle con minori capacità. E’ alimentato con una quota del gettito Imu di spettanza dei Comuni stessi. La pubblicazione dei nuovi dati è molto utile, perché ogni ente adesso può conoscere l’ammontare delle proprie spettanze al fine della redazione del bilancio di previsione e della sua gestione.
Nella Tuscia per il 2021 la quota maggiore totale andrà al Comune di Viterbo: 5,1 milioni di euro. A seguire si trovano Montalto di Castro (un milione e 800mila euro), Civita Castellana (un milione e 700mila euro), Montefiascone e Vetralla (un milione e 200mila euro ciascuno).
L’unico Comune della Tuscia che segna un saldo negativo è quello di Tarquinia. Non una novità. Infatti, il calcolo per il riparto delle somme prende in considerazione anche la presenza delle seconde case. Una situazione che penalizza i comuni turistici. Questi vengono considerati “ricchi” poiché possiedono un gettito di Imu più elevato e dovranno versare somme delle quali beneficeranno gli altri. Un meccanismo definito distorto da chi lo subisce. Anche perché – viene fatto notare – tra gli stessi comuni turistici ci sono quelli che subiscono il prelievo e altri che invece ne beneficiano.