A Viterbo città niente buoni spesa per Natale, né per Capodanno e neanche per la Befana. Se ne riparlerà a fine gennaio. Se va bene. Tutto a causa dei ritardi dell’amministrazione comunale, che ha dato mandato agli uffici di verificare con attenzione gli aventi diritto al sussidio per evitare che lo ottengano più persone dello stesso nucleo familiare.
L’intento non sarebbe neanche sbagliato, peccato però che in questo modo ci rimettono le famiglie meno abbienti, a cui i buoni in questo periodo dell’anno avrebbero sicuramente fatto molto comodo. Ammonta a 600 mila euro il fondo, tra contributi statali e regionali, che il Comune deve erogare. A esso vanno poi aggiunti altri 200 mila euro stanziati direttamente da Palazzo dei Priori. In questo caso l’erogazione è in corso, ma va a rilento.
“Per semplificare le procedure, almeno per quanto riguarda i 220 mila euro stanziati dalla Regione – fa notare Luisa Ciambella – sarebbe bastato far gestire la somma direttamente all’emporio solidale”. Perché il Comune di Viterbo ha scelto la strada più lunga con il risultato di non essere riuscito ad erogare i buoni in questi giorni?
“Siamo a Natale e le famiglie bisognose non vedranno un euro – afferma la Ciambella – . Tutto questo mentre gli altri comuni da giorni sono in fermento per far arrivare le risorse in tempo, come è normale che sia. Tutti tranne Viterbo, che è impegnato ancora ad assegnare i 200 mila euro di fondi comunali, i quali verranno distribuiti solo tra la seconda e la terza settimana di gennaio”. Solo dopo saranno distribuiti i buoni spesa statali e regionali. “Mi chiedo – continua l’esponente dem – per quale ragione non si sia scelta la strada più semplice, ovvero far gestire i 220 mila euro assegnati dalla Regione all’emporio solidale, snellendo e velocizzando le procedure senza sovraccaricare gli uffici. Chiedo al sindaco Arena e all’assessore Sberna di optare per questa soluzione senza aspettare per avviare le procedure. La povertà non aspetta i tempi della burocrazia”.