In via del Ginnasio, sulla facciata del palazzo del Drago, un’installazione di street art per promuovere un progetto di inclusione, integrazione e socializzazione. Attori principali sette ragazzi dei progetti Pai (piano assistenziale individuale), attivi nel Ser.D. Si tratta di una creazione inedita, colorata, realizzata con le tecniche dell’uncinetto e macramè. Una grande installazione collettiva che raffigurerà il mondo onirico attraverso la realizzazione di acchiappasogni, il sogno come progetto di vita da raggiungere attraverso delle tappe concrete. La visualizzazione artistica del cammino verso una nuova vita, prendendo spunto dalla vita delle farfalle, che attraverso una metamorfosi giungono alla libertà e alla bellezza. Un percorso che va dalla consapevolezza di avere un problema, il sentirsi diversi, l’affidarsi alla cura, alla convinzione che quello che sembra impossibile si possa raggiungere con l’aiuto delle cure e quello di un gruppo positivo. A coordinare i lavori manuali l’associazione artistico culturale Yarn Bombing Viterbo Aps, guidata da Roberta Sperduti: “Ci tengo a precisare che i ragazzi hanno imparato a muovere i loro passi da soli e che l’installazione è stata creata interamente dalle loro mani e dalla loro creatività. L’associazione Yarn Bombing Viterbo ha solo veicolato il processo di realizzazione di Metamorfosi, rispettando alla lettera tutte le norme vigenti sul distanziamento. Metamorfosi è bellissima, colorata, disordinata e vera, è lo specchio del cuore di chi l’ha realizzata. Sono emozionata a vedere concretizzato questo progetto, il primo, spero di molti altri a venire”.
“Quando è stato proposto il progetto – spiega lo psicologo Gianfranco Fragomeni – le persone partecipanti ai Pai hanno avuto una sola risposta: ‘non siamo capaci’. Con questo presupposto si è dato inizio al sogno per l’installazione di street art. Nel tempo si è potuto sperimentare come l’affidarsi e il fidarsi possa dare un senso al cambiamento: ed ecco ‘la metamorfosi’. Le persone sono riuscite, attraverso il sacrificio, la sperimentazione e la conseguente soddisfazione a scoprire capacità nuove”.