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Home » Politica » Viterbo piange la scomparsa di Mario Brutti

Viterbo piange la scomparsa di Mario Brutti

5 Dicembre 2020

E’ deceduto all’età di 84 anni Mario Brutti, ex presidente della Fondazione Carivit, e dallo scorso giugno presidente del Lions Club di Viterbo. Brutti era ricoverato presso l’ospedale di Belcolle dove si è spento nella serata di ieri.

Alla famiglia giungano le condoglianze del Centro Studi Aldo Moro di Viterbo e della redazione de IlViterbese. Tanti i messaggi di cordoglio in memoria di Mario Brutti che per anni ha messo a disposizione la sua professionalità nel guidare la Fondazione Carivit sostenendo in maniera consistente lo sviluppo, economico, sociale e culturale della città di Viterbo.

Luisa Ciambella, Consigliere Comunale Sono tanto addolorata per la morte di Mario Brutti, un uomo di grande cultura che aveva avuto modo di formarsi nella capitale con ruoli di prestigio, ma che aveva mantenuto negli anni una signorile   mitezza sinonimo di sensibilità e di apertura verso gli altri. Un uomo buono e attento anche alle proposte innovative, io lo conobbi nel 2013 quando al Comune lanciammo un progetto turistico innovativo, Experience Etruria, per cui non erano previsti soldi in bilancio: fu lui ad intervenire con la Fondazione Carivit e a renderci possibile continuare ciò che avevamo ideato, sempre pronto a supportare le innovazioni, spessissimo presente anche alle nostre riunioni di lavoro e agli appuntamenti che grazie a lui riuscimmo a mettere su. Ricordo i viaggi all’Expo di Milano con lui, che aveva permesso che diventasse  operativa la macchina e partecipava attivamente, non aveva dubbi nell’appoggiarci. Era una persona che dava fiducia ai giovani, di cuore,  generoso, sempre pronto ad aiutare i più deboli, senza sbandierarlo, con discrezione, lontano dalle luci dei riflettori. Con lui se ne va uno dei pochi gentiluomini rimasti, un interlocutore ed un amico preziosi: le mie più sentite condoglianze per un perdita enorme e dolorosa alla famiglia.

Giovanni Arena, Sindaco di Viterbo Ho appreso con grandissimo dispiacere la notizia della scomparsa di Mario Brutti. Un’altra grande perdita per la nostra città. Un uomo di grande cultura, che ha ricoperto ruoli importanti e prestigiosi, con l’umiltà e la semplicità tipica delle persone perbene. Da presidente della Fondazione Carivit, il dottor Brutti ha sempre garantito vicinanza e sostegno a iniziative culturali e soprattutto sociali. Non ha mai fatto mancare il suo contributo per la promozione del nostro territorio. Una persona garbata, di estrema correttezza, la cui parola aveva più valore di un documento scritto. Sempre il primo a rivolgere un saluto, un vero signore che mancherà tanto a questa città, in particolar modo alle persone che lo hanno conosciuto. Alla famiglia Brutti, le mie più sentite condoglianze.

Paolo Pelliccia, Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale di Viterbo Purtroppo la giornata odierna rimarrà nei nostri ricordi come un giorno di perdita, di perdita immensa a livello personale, ma anche per la Biblioteca Consorziale e in particolar modo per tutta la Comunità di Viterbo.
Abbiamo infatti ricevuto la triste notizia della scomparsa del dott. Mario Brutti, già Presidente della Fondazione CARIVIT e tra i più cari amici della Biblioteca Consorziale. Durante il suo mandato come Presidente ha voluto supportare le nostre iniziative, le nostre idee e le nostre visioni con un costante aiuto, sia materiale che intellettuale, aiutandoci, sostenendoci, ma soprattutto spronandoci ad andare avanti. Anche quando l’abbattimento e la desolazione erano al loro massimo grado, Mario Brutti ci ha incoraggiato, ci ha spinto, ricordandoci sempre come l’obiettivo fosse il miglioramento per la Comunità, e si trattava di un obiettivo che non poteva essere disatteso. Il rapporto che legava il sottoscritto al dott. Brutti è stato da sempre improntato sulla più forte lealtà e sulla più grande disponibilità immaginabile, valicando senza dubbio i rapporti istituzionali e concretandosi in una sicura e affidabile amicizia. Ricorderò sempre le discussioni amichevoli, i confronti aperti e sinceri, la condivisione di sogni e progetti che vedessero al centro non solo Viterbo, ma soprattutto le persone che compongono questo reticolo sociale che chiamiamo Comunità. Perché Mario Brutti, prima ancora che un professionista di enorme caratura, è stato un uomo raro, un uomo il cui ricordo rimarrà indelebile nella memoria di chiunque abbia avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne la forza, la determinazione, ma soprattutto quella innata capacità di dare consigli saggi e di mostrare soluzioni intelligenti in molti più ambiti che quello strettamente legato al suo lavoro. La sua cultura e la sua capacità di comprendere le persone lo hanno reso un riferimento non solo per la Biblioteca, ma anche per tutte le persone che avessero idee e voglia di lavorare per il bene comune. Tutta la Biblioteca Consorziale di Viterbo tiene in questa triste occasione a stringersi attorno alla famiglia, a farle sentire il cordoglio e la riconoscenza perpetua che porteremo a questo grande uomo. Sappiamo bene che in questi momenti ogni parola potrebbe suonare di circostanza, ma il nostro dolore e la nostra riconoscenza sono più sinceri di quanto questo commosso comunicato possa far trapelare, proprio come sinceri erano i rapporti di amicizia e condivisione che ci legavano al dott. Mario Brutti. Vogliamo rivolgere infine un sincero cenno di vicinanza anche alla Fondazione CARIVIT, al suo presidente dott. Marco Lazzari, e al segretario dott. Marco Crocicchia e a tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, che certamente più di noi hanno potuto apprezzare e conoscere le qualità umane e professionali di Brutti. Avrei preferito rispettare il silenzio – che d’altra parte mi auguro tutti scelgano di osservare quando anche io, semplice peccatore di nessuna levatura, sarò chiamato al sonno dei giusti – e sono decisamente certo che anche Mario avrebbe preferito il tacere a mille parole, ma non mi era possibile in nessun modo esimermi da un cenno pubblico, perché la porta di Mario è sempre stata aperta per me, e la sua persona è sempre stata a disposizione con immensa generosità, e tutto ciò, non può passare sotto silenzio.

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