Da Bengasi Battisti riceviamo e pubblichiamo
Il 5 dicembre è la “Giornata mondiale del suolo” dedicata alla pelle della Terra affinché gli egoismi non prevalgano sul bene comune.
Il suolo è “una pelle che ricopre gran parte della crosta terrestre, e come in una pelle in esso si concentrano funzioni essenziali per il mantenimento della vita”.
Al suolo un equilibrio raggiunto miracolosamente nei millenni dona quella fertilità grazie alla quale è possibile la buona produzione agricola. Il futuro delle comunità dipende dalla sua integrità e dalla sua tutela, per cui restituire ai nostri figli le naturali vocazioni del suolo è un dovere e onora il patto di lealtà generazionale.
Quella di oggi non solo una giornata di sterili celebrazioni, ma di lotta pacifica e comunitaria per l’immediato abbandono del diserbo chimico che brucia la pelle della Terra e per la promozione di tecniche alternative più salutari e ugualmente efficaci.
Una giornata per arginare l’ipocrisia e gli egoismi amministrativi che trattano il suolo come merce e senza regole, con voracità spesso clientelari che compromettono le straordinarie e naturali vocazioni della Terra compromettendo salute e produzioni agricole di eccellenza.