Via i vasi con le piante secche che in via Marconi hanno scintillato di tutta la loro “bellezza” sotto Ferragosto. Sono entrate in azione le gru, li hanno caricati su due camion e via. Il Comune, dopo le ultime polemiche seguite alla pubblicazione di commenti di turisti poco edificanti per la città, ha pensato che era meglio farli sparire.
Non si sa che succederà adesso. Ci sono due correnti di pensiero dentro il Comune: chi li vuole rimettere al loro posto con piante nuove e chi consiglia di lasciare la strada disadorna così. Open space è più bello.
E’ stato visto all’opera anche il sindaco, arrivato in via Marconi di buon mattino per controllare che la rimozione dei grandi vasi in ghisa avvenisse senza far danni al marmo che lastrica il marciapiede. A fotografare il tutto i telefonini di un gruppo di “mestatori” di professione (così apostrofano a Palazzo dei Priori certi personaggi che documentano tutti i giorni il degrado sui social) che non hanno perso tempo a resocontare l’opinione pubblica dell’epocale novità.
Adesso sono aperte le scommesse per capire se e quando i vasi torneranno al loro posto. Certo, se invece di toglierli li avessero innaffiati non ci sarebbe stato bisogno di tutto questo casino. Non resta ora che attendere.
Si dice che Arena sia rimasto scioccato dalle critiche piovute addosso alla sua “efficiente” squadra di governo e che, lunedì mattina, appena tornato in Comune avrebbe fatto il diavolo a quattro pretendendo di intervenire subito. Giunge infatti notizia che siano iniziati interventi di ripristino del decoro anche in altre zone della città. Presto anche questi saranno doverosamente documentati dai soliti “mestatori”.
Da parte sua il primo cittadino, ormai convertito alla documentazione digitale alla faccia dell’età non proprio giovanissima, ha subito postato su Facebook le immagini dell’impresa, come la definita ironicamente Pasquale Bottone: “Opera pubblica epocale ad imperitura memoria”. La replica: “Pasquale Bottone, cerco di mettere il massimo impegno pur con tutti i miei limiti. Sono sicuro che al termine del mandato sarò a posto con la coscienza. Spesso è difficile raggiungere i risultati velocemente con una macchina amministrativa che, giustamente, deve sottostare a tutte le procedure che però ne rallentano l’azione”.
E con altri entrati nella discussione andarono avanti così per ore e ore. Buona estate e buona festa di Santa Rosa.