In arrivo nel Lazio 646 milioni di euro da investire in sanità, economia, sociale, lavoro e formazione per il rilancio. Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, infatti, hanno firmato questa mattina, nella sala Tevere della Regione, un accordo, frutto delle modifiche adottate dalla commissione europea e delle norme contenute nel Decreto Rilancio, che consente di riprogrammare i programmi operativi dei fondi strutturali 2014-2020.
Nel dettaglio, si tratta di 646,20 milioni di euro: 355,71 per quanto riguarda il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e 290,5 milioni per quanto riguarda l’Fse (Fondo sociale europeo). Secondo quanto reso noto, la riprogrammazione consente da una parte di utilizzare le risorse in funzione di contrasto all’emergenza sanitaria ed economica degli ultimi mesi e, dall’altra, di confermare l’impianto, le risorse e la programmazione in corso. Inoltre, la premialità sulla nuova programmazione Fsc 2021-2027, che per il Lazio varrà 333 milioni di euro, oltre al riparto che verrà fatto del Fondo, e che consentirà di rafforzare ulteriormente la programmazione di lungo periodo in interventi fondamentali per il territorio (infrastrutture, reti idriche, bonifiche, ambiente e tutela del territorio).
“L’effetto complessivo – ha spiegato il ministro – è un incremento degli investimenti pubblici, anche per effetto del Decreto Rilancio: non stiamo definanziando nessun intervento ma c’è anzi una premialità importante che si aggiunge alla programmazione complessiva”. Per il ministro c’è “una valenza politica che va oltre la Regione: abbiamo agli occhi della Ue, soprattutto in questo passaggio, una sfida di credibilità come Paese. Siamo alla vigilia di una svolta storica a livello europeo. Una delle critiche un po’ miopi è che le risorse Ue date all’Italia non vengono spese. Si tratta di una vulgata con elementi di verità, ma anche con mistificazioni: il Lazio per esempio ha sempre speso tutto e bene. Ma dovevamo recuperare un pezzo di credibilità, e noi – ha concluso Provenzano – attraverso accordi anche con altre Regioni abbiamo superato anche le stime della stessa Commissione sulla riprogrammazione”.
L’accordo ha degli effetti anche sul nuovo Piano di sviluppo e coesione. Con la riprogrammazione di 61 milioni di economie e nuove dotazioni messe a disposizione dal governo per 585 milioni di euro di Fondo sviluppo e coesione, la Regione Lazio, è stato spiegato, “garantirà sia la copertura integrale degli interventi, già identificati nei Programmi Operativi e non più sostenuti da risorse comunitarie, sia i nuovi investimenti per 156 milioni di euro (progetti LazioLab). A ulteriore e integrale garanzia della realizzazione dei progetti non più sostenuti dai Programmi Operativi saranno destinate le risorse del cofinanziamento nazionale e regionale che confluiranno in un nuovo Programma operativo complementare (Poc)”.