Meglio tardi che mai. All’ospedale di Tarquinia, da mercoledì chiuso per i troppi casi di contagio verificatisi nell’ultima settimana, tutti i tamponi analizzati tra il 22 e il 23 aprile hanno dato esito negativo. Andavano fatti prima, ma tant’è. Adesso si aspettano i risultati dell’ultima tranche dei test eseguiti sul personale – circa cento persone – e sui degenti. Tra oggi e domani si saprà quindi se ci sono altri positivi.
Sempre tra oggi e domani si conoscerà anche l’andamento del contagio a Celleno, dichiarato zona rossa il 10 aprile per la vicenda di Villa Noemi. Da domani il paese viene posto fuori isolamento. Anche in questo caso le prime tranche dei 700 test sierologici eseguiti sembra abbiano dato in gran parte esito negativo. Quattro e basta i sospetti positivi per i quali si attende ora la controprova decisiva del tampone.
Sulla necessità che i tamponi al personale sanitario andassero eseguiti prima si dicono convinti tra l’altro i Fratelli d’Italia di Civita Castellana, che ieri hanno diffuso sull’argomento un nuovo comunicato di polemica nei confronti delle autorità sanitarie: “Questi strumenti sono necessari a garantire una maggiore sicurezza sia agli operatori che ai volontari, che dall’inizio dello stato di pandemia lavorano incessantemente al servizio di tutta la cittadinanza. Mentre si stanno sviluppando nuovi sistemi per individuare il Covid, l’Andosilla non dispone ancora degli strumenti basilari propedeutici al pronto intervento nella fase iniziale della malattia, perdendo tempo prezioso per la salvezza di vite umane”.
Intanto oggi sono stati registrati 3 nuovi contagi nella Tuscia: uno a Montefiasone, uno a Viterbo e uno a Montalto di Castro. I casi totali salgono così a 427. Sempre oggi è stata comunicata la “negativizzazione” di 19 pazienti: 7 a Viterbo, 2 ad Acquapendente, 2 a Grotte di Castro, 1 a Vignanello, 1 a Tuscania, 1 a Civita Castellana, 1 a Canepina, 1 a Marta, 1 a Vitorchiano, 1 a Capranica e 1 a Celleno. Il numero dei guariti sale quindi a 93 mentre resta fermo a 15 quello dei deceduti.