Complimenti alla grande ammucchiata composta dal centrodestra e dal Pd di Nocchi. Tutti insieme, troppo impegnati a spartirsi le poltrone della Provincia (e non solo), non sono stati in grado di fare sistema, di coinvolgere gli altri attori del territorio, di fare gioco di squadra. Per cui, se a Orte non arriverà l’alta velocità, la colpa è loro. Di Nocchi. Di Arena. Di Fusco, Rotelli e Battistoni.
Un passo indietro per chi ha non ha seguito la vicenda. E’ di poche ore fa la notizia della sottoscrizione di un protocollo delle Ferrovie con la Regione per il rilancio del trasporto, dell’economia e del turismo del Lazio. “Dalla prossima estate – dicono le Ferrovie in un comunicato – una coppia al giorno di treni dell’alta velocità fermerà nelle stazioni di Frosinone e Cassino, collegando il territorio a Roma in soli quarantuno minuti”. E ancora: “Il protocollo di intesa si inserisce in un piano di investimenti da oltre 18 miliardi. Tredici sono dedicati alle infrastrutture ferroviarie, 1.4 al trasporto ferroviario e 3.9 alle infrastrutture stradali. Circa 1 miliardo è invece destinato a interventi di rigenerazione urbana e di riqualificazione delle stazioni”.
L’alta velocità va dunque a Cassino e Frosinone. Non a Orte. Rotelli e Fusco gridano contro la Regione, ma non si rendono conto che dovrebbero gridare contro se stessi. La Regione si è infatti semplicemente limitata a seguire le indicazioni fornite dal territorio. A battere cioè il terreno che le comunità locali avevano preparato. A Frosinone destra e sinistra hanno lavorato all’unisono, giungendo a un risultato per loro importantissimo. Tanto di cappello. Al contrario, a Viterbo i nostri politici (Fusco, Rotelli, Nocchi, Arena e Battistoni) non sono stati in grado di promuovere un movimento efficace che dimostrasse alle Ferrovie che il progetto dell’alta velocità doveva essere fatto qua e non in Ciociaria. Hanno lasciato da solo il sindaco di Orte, Angelo Giuliani, limitandosi a farsi scrivere qualche comunicato da dare in pasto all’opinione pubblica. Ma non si ha notizia di alcun lavoro concreto, duro e faticoso, fatto per dare sostanza a un’idea che alla fine e rimasta tale. Un’idea evanescente. Sospesa nell’aria, come tante cose che questa classe politica viterbese fa.
Dunque, un consiglio. La smettano di versare lacrime di coccodrillo. La smetta Rotelli di prendersela con Zingaretti e la finisca Fusco di dire che Viterbo dovrebbe andare con l’Umbria perché lì c’è una governatrice brava. Pensino piuttosto a mettersi al lavorare seriamente. Tutti insieme appassionatamente, come solo loro sanno fare: Fusco, Rotelli, Arena, Battistoni e il Pd di Nocchi.