Fanno discutere alcune dichiarazioni rese dal presidente di Talete, Andrea Bossola, al Corriere di Viterbo. Il manager sostiene infatti che nella Tuscia (definita provincia da profondo Sud) si registra una morosità tra le più alte d’Italia. E, per quanto riguarda il nome degli evasori, cita la Asl e le caserme militari.
Non specifica però – è qui il punto debole del ragionamento – se siano stati messi in atto tutti i meccanismi necessari per venire in possesso delle somme vantate. In pratica, Bossola evita di dire se è stata avviata una opportuna campagna di recupero crediti.
Finora si è saputo solo dell’attività svolta per colpire i piccoli utenti, le famiglie che non pagano, a cui sono stati staccati i contatori, ma nulla è stato comunicato da Talete circa i grandi debitori. Tante, per questo motivo, le domande che inevitabilmente vanno fatte. E’ stata si è no avviata un’azione di recupero crediti nei confronti dei grandi debitori? Se no, perché? E’ giusto che a pagare siano solo e sempre i piccoli contribuenti?