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Home » Società » Piano coste, non se ne sa più nulla

Piano coste, non se ne sa più nulla

11 Febbraio 2020

“Esattamente un anno fa, come oggi, eravamo in commissione XII a discutere dell’emergenza erosione costiera nel Lazio e degli strumenti di cui la Regione dovrebbe dotarsi per il governo del territorio costiero, al fine di individuare le aree a rischio di erosione, allagamenti e frana, quelle già compromesse nonché gli interventi strutturali da eseguire nel medio e lungo periodo.  A distanza di un anno, pur avendo ascoltato più volte le problematiche portate dai sindaci del territorio e dalle associazioni di settore, il Piano coste, annunciato lo scorso anno, non risulta ancora in fase di elaborazione ”. A dichiararlo in una nota la consigliera M5S Lazio e vice presidente della commissione bilancio, Valentina Corrado, a margine dell’audizione alla Pisana.
“Non c’è traccia nemmeno dei protocolli di intesa, tra regione, amministrazioni locali e ministero, per la gestione sostenibile e la valorizzazione del litorale che l’assessore Alessandri aveva annunciato un anno fa,  sul modello di quello già esistente per il tratto di litorale compreso tra il comune di Latina e Sabaudia. In attesa che la regione riuscisse a rendere concreto un piano di cui si discute da anni e con la speranza di vedere finanziati i progetti delle amministrazioni locali, grazie ad una mia proposta, è stata inserita nel documento di programmazione regionale, approvato lo scorso novembre, la rinaturazione dunale come tecnica per la difesa degli habitat costieri e di contrasto all’erosione. L’operatività della previsione è garantita anche da un finanziamento aggiuntivo di 400 mila euro sul fondo per la difesa della costa inserito nella legge di stabilità. Tuttavia è sconfortante vedere come la giunta Zingaretti sia ancora in alto mare su un’emergenza di tale portata dopo sette anni di governo. Così come è sconcertante dover assistere alla ipocrita richiesta di interventi a difesa della costa mentre sui provvedimenti dobbiamo combattere contro i continui tentativi di innalzamento degli indici di edificabilità e di sanatoria di abusi edilizi sulle aree demaniali, come è accaduto con le deroghe introdotte nel ptpr e con le proposte emendative depositate nella manovra di collegato all’attenzione dell’aula proprio in questi giorni.
Il litorale laziale paga l’assenza di programmazione di interventi strutturali a difesa della costa nonchè i danni delle fallimentari scelte fatte negli ultimi vent’anni che o hanno spostato il problema o addirittura lo hanno peggiorato. Non c’è più tempo da perdere. Servono azioni concrete e immediate al fine di preservare le aree ad alta valenza turistica e ambientale della nostra Regione”, conclude Corrado.

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