Riceviamo e pubblichiamo
Le associazioni dei consumatori firmatarie del protocollo di collaborazione riunite in data 24 gennaio 2020, dopo ampio e approfondito esame sulle recenti vicende che hanno coinvolto il Consiglio di amministrazione della Talete, prendono atto di non aver ad oggi ricevuto segnali positivi in riferimento ai vari solleciti di incontro in cui venivano espresse forte preoccupazioni per il disagio reso all’utenza. Ancora una volta si vogliono scaricare sui cittadini i costi di una gestione pubblica debole sul piano numerico delle utenze e incapace di gestire la qualità del servizio per le difficoltà oggettive e soggettive che si protraggono da anni a danno dei cittadini.
Respingono quindi con fermezza la delibera approvata dalla Conferenza dei sindaci e dal presidente della Provincia con sui si aumentano le tariffe del servizio idrico domestico malgrado la diffusa non potabilità e i disagi sullo stato delle reti idriche.
Riteniamo arbitraria l’applicazione retroattiva del deposito cauzionale di cui chiediamo l’immediata sospensione per una maggiore trasparenza dei criteri adottati. Chiediamo il rimborso agli utenti dell’importo già versato negli anni precedenti. In caso di mancata convocazione, le associazioni attiveranno i propri legali per avviare le azioni necessarie per contrastare ogni forma di illegalità per l’eccessivo costo del servizio idrico rispetto all’attuale scarsa quantità e qualità dell’acqua erogata da una fatiscente rete idrica e non solo.
Movimento difesa del cittadino