Prima che il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, ufficializzasse Viterbo come sede della nuova Soprintendenza dell’Etruria meridionale numerose sono state le reazioni positive all’appello lanciato da Luisa Ciambella per sostenere la “candidatura” della città dei papi. Tra esse quella del presidente dell’Ance Viterbo, Andrea Belli.
“Sarebbe un fatto positivo – aveva detto Andrea Belli – per le imprese del territorio se la nostra città diventasse la sede della Soprintendenza di Viterbo, Rieti e dell’Etruria Meridionale, istituita da qualche settimana: in tale avremmo la possibilità di un confronto diretto con un’istituzione che si rivela sempre più importante per lo sviluppo, come dimostra anche il vincolo sul centro storico”.
“Leggiamo con favore che c’è in corso un dibattito – aveva aggiunto l’imprenditore -. L’auspicio è che ci sia una forte unità di intenti che consenta di portare a casa questo importante risultato. A mio parere serve un dialogo sempre più costante tra la Soprintendenza e la comunità locale, in modo che le decisioni siano il più possibile condivise: questo sarebbe ancora più facile se la sede della Soprintendenza fosse a Viterbo”.