Sono sicuro – ha dichiarato il presidente di Talete, Andrea Bossola, ad alcuni siti di informazione – che entro l’anno Area concederà il finanziamento di 35 milioni.
Entro l’anno, appunto. Il che significa che, dopo la trasferta a Roma dello stesso Bossola, accompagnato dal presidente della Provincia Pietro Nocchi e dal vicesindaco Enrico Contardo, restano oscuri i contorni dell’intera partita. C’è vaghezza, come si vede, anche perché Arera, prima di tirare fuori i soldi, ed è stata molto chiara, vuole conoscere e “vivisezionare” il piano industriale. Del quale, da quanto di intuisce, al momento non c’è ancora traccia. Entro l’anno, dunque, perché a Talete serve tempo per mettere le carte apposto al fine di evitare di farsi sbattere le porte in faccia. Si procede perciò con la speranza, non con la certezza, che il finanziamento venga concesso. Sulla sua effettiva concessione nessuno è in grado di fornire rassicurazioni. Questo Bossola lo sa bene.
Meritano approfondimento, in questo contesto, alcune questioni: da qui alla fine dell’anno (ipotetica data in cui verrebbe concesso il finanziamento) i conti come saranno messi in sicurezza? Non ci sarà mica l’intenzione di procedere comunque all’aumento delle bollette, contrariamente a quanto detto in assemblea dai sindaci, che, come si ricorderà, hanno vincolato i rincari all’effettiva erogazione dei 35 milioni? E’ un fatto che se così non fosse i conti di Talete probabilmente (a meno di interventi di altra natura, che però non si conoscono) peggiorerebbero e dunque si arriverebbe alla chiusura dell’anno in una situazione ancora più grave, motivo per cui c’è da ritenere che Bossola & C. faranno di tutto per scongiurare questa evenienza.
Ecco, il timore è che alla fine si vogliano aumentare le bollette solo sulla speranza del finanziamento e non sulla sua effettiva concessione. Se è così, Bossola, Nocchi e Arena lo dicano subito invece di continuare a tergiversare.