Perché l’affidamento diretto per una fornitura parziale del sistema informatico comunale? Perché contravvenire a ciò che l’amministrazione ha adottato con il Dup, il documento contabile più importante dei Comuni, nel momento in cui ha deciso di omogeneizzare i sistemi informatici per renderli più efficienti, avendo anche le risorse programmate e stanziate dalla precedente amministrazione?
Iniziava così una interrogazione di Luisa Ciambella al sindaco Arena lo scorso mese di giugno, poi riproposta il mese successivo, che si è tentato inizialmente di minimizzare. Ieri, sollecitando l’assessore Salcini e il sindaco sullo stesso argomento, la Ciambella è stata però informata del fatto che il suo rilievo era fondato, tanto che si è proceduto alla revoca dell’affidamento diretto.
“Mi ritengo soddisfatta – commenta il capogruppo del Pd – perché si è voluto approfondire e l’esito dell’approfondimento ha riconosciuto che la dirigente si doveva attenere all’indirizzo che il Consiglio comunale aveva votato e cioè e cioè che si deve lavorare per dare al Comune di Viterbo un sistema unico di informatizzazione e non più parcellizzato tanto da non consentire la comunicazione dei settori e tanto meno la fruizione dei servizi agli utenti in modalità on line”. “La soddisfazione – continua – arriva anche per il fatto che nessun dirigente da qui in avanti, visto l’esito della fuga in avanti della ragioniera capo, potrà addurre motivazioni di urgenza nel rinnovare o assegnare servizi a soggetti, i più disparati, in forma diretta. Finalmente si procederà a dare corso ad una procedura di evidenza pubblica complessiva per tutti i settori del Comune e anche la nostra città avrà speranza, nel medio periodo, di avere una infrastruttura moderna e all’avanguardia. Certo per arrivarci la ‘battaglia’ è stata ed è anche di tipo culturale, bisogna abituarci a guardare all’insieme anziché al particolare. Questo è uno sforzo che non deve risparmiare nessuno, a nessun livello”.