Il centro storico di Viterbo, un tempo ricco e fiorente, racconta ogni giorno di più tutta un’altra storia fatta di desolazione e abbandono, come ha “magistralmente” sentenziato l’assessore all’urbanistica Claudio Ubertini nel suo intervento alla Ponzio Pilato in Consiglio comunale. Chiudono i negozi e la gente se ne va nell’indifferenza totale dei vertici di Palazzo dei Priori. Le saracinesche si abbassano dinnanzi ad una quotidianità fatta di sporcizia, erbacce, ubriachezza, bivacchi a cielo aperto e violenza.
La zona per molti è ormai sinonimo di insicurezza, non ci vogliono stare più gli abitanti, né i negozianti e a determinati orari nemmeno gli avventori del dopo cena. Il tutto nell’immobilismo più assoluto dell’amministrazione Arena, che si limita a produrre qualche ordinanza qua e là, come quella sulla limitazione delle bevande alcoliche, ma per il resto calma piatta. Mai un’iniziativa concreta verso chi vuole investire nel centro. Solo restrizioni e un politica che lascia molto pensare al clientelismo.
In questo contesto leva le tende dal centro storico anche Patatuscia, una rinomata realtà gastronomica a prodotti a chilometro zero, nella centralissima via Marconi. Se ne va altrove. Giù le serrande il 20 ottobre come scrivono su Facebook i gestori e i fattori che hanno spinto a questa decisione non sono molti: “Lo stato deplorevole del centro cittadino ha reso necessario questo ultimo passo estremo – spiegano -. Ci rincuorano gli attestati di stima che stiamo registrando in questi giorni, ma gli affitti e la situazione della via non permettono la tenuta del punto vendita e la situazione della città non permette lo spostamento in un’altra zona”.
Ma ci sono altri che nella stessa zona non se la passano bene, come il Blitz Cafè a cui il Comune improvvisamente ha tolto le deroghe per le serate live: “Credo che ormai sia giunto il momento di ufficializzare che purtroppo – scrive il gestore – sia finito il tempo dei mercoledì live. Dopo 14 anni, a causa delle nuove ordinanze comunali, mi trovo costretto a interrompere quello che probabilmente è stato l’elemento caratterizzante della mia gestione del Blitz Caffè”. Insomma, all’amministrazione Arena non interessa proprio mantenere vivo il centro storico.