“No alla classica scuola politica fatta di seminari noiosi, monolaterali e senza interazione. Vogliamo fare qualcosa di diverso, che dia spazio al dibattito tra relatori, studenti e i tanti curiosi che parteciperanno”. Così Tiziana Lagrimino alla conferenza stampa di presentazione alla Scuola di formazione politica organizzata dal Centro studi Aldo Moro.
L’obbiettivo della scuola è quello di avvicinare i giovani alla buona politica, allontanandoli dunque dalle urla, dalle grida, dalle polemiche sterili dei social che contraddistinguono il dibattito attuale. Insomma, la mission è la riscoperta della politica vera, quella con la P maiuscola. Un’arte “nobile” fatta di dialogo, interazioni e confronto pacato con l’unico obiettivo di scambiarsi idee per migliorare il mondo dove viviamo. L’iniziativa vuole fornire perciò un nuovo punto di vista, che spinga le menti degli studenti ad andare oltre la siepe dell’odio che caratterizza la società moderna, per aprire la vista su un mondo nascosto e tutto da valorizzare.
Questo è l’obiettivo che vuole raggiungere la Scuola di formazione politica del Centro studi Aldo Moro che si terrà dal 19 al 21 a Palazzo Orsini di Mugnano in Teverina. Il percorso è complesso, ma verrà affrontato nel migliore dei modi dai tanti illustri relatori invitati a intervenite. Autonomie locali, economia sostenibile, futuro dello sport, la costruzione della pace ai tempi della globalizzazione sono i temi che verranno affrontanti insieme a Lorenzo Guerini, neo ministro della difesa, Claudio Lotito, presidente della Lazio, Lugi Marattin, deputato Pd e professore di economia politica all’Università di Bologna, David Sassoli, presidente dell’Europarlamento, per poi concludere con la lectio magistralis di Paolo Gentiloni. Una tre giorni piena di spunti di riflessione a cui tutti sono invitati, anche i più scettici.