Mentre Erbetti fa il politologo, concentrato tutti i giorni a spiegare le dinamiche politiche nazionali; mentre Barelli spende buona parte del tempo a correre dietro al suo mentore Filippo Rossi e alla commedia del Christmas Village; mentre Ricci si classifica come non pervenuto e Serra viene descritto da tutti come desaparecido, visto che è più facile ricevere appuntamento da lui per una visita cardiologica (considerando i tempi della Asl, ovviamente) che vederlo seduto tra i banchi di Sala d’Ercole; c’è una parte dell’opposizione che sta mutando. Sono Chiara Frontini e il suo movimento Viterbo 2020, che da qualche a mese a questa parte quasi non lo si riconosce più. La battagliera consigliera d’opposizione, che durante la giunta Michelini sfruttava ogni occasione per denunciare inadeguatezze vere o presunte e un giorno sì e l’altro pure era in strada a pulire, tagliare l’erba, tinteggiare ecc., oggi abbassa la mira e diventa “quasi morbida” nei confronti della giunta Arena.
Una maturazione politica o forse c’è qualcos’altro? Il suo mantra rimane sempre lo stesso: “Sono civica: ne di destra ne di sinistra” e proprio per questo è difficile valutare un cambio così repentino di rotta. La cosa è balzata agli occhi di molti. E’ balzata agli occhi la sua assenza, non era nemmeno in cartellone, alla conferenza stampa di luglio delle opposizioni che facevano il bilancio, amaro, di un anno di amministrazione Arena. Ma sopratutto sono calate drasticamente le sue azioni, a volte eclatanti, contro la maggioranza di centrodestra. Forse l’aria politica che si respira al Comune piace alla Frontini, la cui storia politica è celata nel mistero, visto che moltissimi hanno ipotizzato che ci sia qualcuno alle sue spalle, qualcuno di importante, capace di mettere in piedi una macchina politica e propagandistica così ben oleata come quella del Movimento 2020.
Certo è che ora con il centrodestra in maggioranza arriva il cambio di rotta, come a dimostrare che nel clima politico che si respira a Viterbo lei si sente a suo agio. Ipotesi, ovviamente, alle quali lei risponderà di certo che non è per nessuna fazione politica, ma per la città; ma ne siamo veramente certi?