Tutti sognano una vita da fiaba in un castello. Per alcuni forse un sogno che diventerà realtà. Da alcuni giorni un’agenzia mette in vendita: “A pochi chilometri da Roma nella bellissima campagna laziale il raro castello medioevale La Rocca. La struttura è uno dei luoghi simbolo del Medioevo laziale risalente al XIII secolo”.
Trattasi del castello di Fabrica di Roma. Un sogno quasi realizzabile vedendo la foto gallery e leggendo la descrizione che ne accompagna l’annuncio, ma arrivati al prezzo molti torneranno con i piedi per terra. Infatti, chi vorrà godere dei suoi 2000 metri cubi disposti su quattro piani, dei suoi saloni nobili, della posizione centralissima e del bellissimo panorama che si scorge dalle alte torri di guardia dovrà sborsare più di un milione e 700 mila euro. Non certo una cifra per tutte le tasche. Il sindaco, Mario Scarnati, aveva tentato in passato di prenderlo in affitto per farci un polo museale ma non è mai stato raggiunto un accordo. E adesso la proprietà, ovvero la curia romana, ha deciso di venderlo. Difficilmente chi lo acquisterà andrà a viverci come fece uno dei suoi ultimi proprietari, la contessa Lia Mariani Bianchi-Ninni, ma molto probabilmente sarà destinato a diventare un albergo.
Ad invogliare i compratori nell’annuncio si legge anche la storia dell’edificio: “La fortezza viene edificata dai Prefetti di Vico, nel 1308 Manfredi di Vico la vende al cardinale Napoleone Orsini, quindi passerà all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia nel 1367. Nel 1454 il complesso viene restaurato dalla Chiesa, come manifestano l’epigrafe con stemma di Nicolò V e gli stemmi sulle architravi delle finestre. Nel 1536 La Rocca venne concessa a Lucrezia della Rovere, come dimostra lo stemma con le ghiande della famiglia Della Rovere. Nel 1539 torna di proprietà dell’Ospedale Santo Spirito e successivamente alla Camera apostolica. Quest’ultima la vende alla famiglia Farnese. La torre fu costruita da Alessandro Farnese ed è alta 40 metri. Nel 1666 i ducati di Castro e Ronciglione vengono assorbiti dallo Stato pontificio, che li concede a Stefano e Leopoldo Cencelli. Nel 1895 Alberto Cencelli restaura la torre. La proprietà dopo essere stata ceduta alla famiglia Ninni Bianchi, è ritornata di proprietà della Chiesa”.
Ci avevano quasi convinti ad acquistarlo, peccato che, fatti due conti, forse riusciamo a stento a comprare una pietra. Speriamo che a voi vada meglio.