Luisa Ciambella, capogruppo del Pd al Consiglio comunale, chiede al Comune di affrontare il problema del biogas a Grotte Santo Stefano.
“Sta aumentando in tutto il Paese e anche nella Tuscia – dice in una nota – la sensibilità verso la sostenibilità e la cura della salute. Purtroppo, non notiamo la giusta attenzione a queste tematiche nell’amministrazione Arena. Ho appreso dalla stampa che il prefetto Bruno è intervenuto riguardo ad un impianto simile a Tuscania. Ma a Palazzo dei Priori, nonostante l’opposizione faccia il suo dovere, regna l’immobilismo. Del biogas a Grotte Santo Stefano non si parla. La passata amministrazione riuscì a bloccare la realizzazione dell’impianto, Arena sembra invece non volersene occupare”.
La minoranza ha chiesto sulla questione un Consiglio straordinario aperto da svolgersi direttamente sul posto, “purtroppo – dice ancora la Ciambella – nonostante le rassicurazioni della maggioranza, ad oggi, non è mai stato mai convocato”. E ancora: “Avevamo chiesto di approfondire il tutto in una commissione ad hoc da svolgersi il 26 giugno, ebbene abbiamo appreso proprio ieri che la commissione non avrà luogo, sembra per indisponibilità del presidente. Una indisponibilità che forse si potrebbe riscontrare anche la prossima settimana visto il periodo estivo e di ferie. Dal 18 giugno, quando abbiamo sottoscritto la richiesta di un Consiglio straordinario, sono passati ormai sette giorni, ma tutto tace. Chi parla, come l’assessore Ubertini, lo fa per scaricare responsabilità su altri, dimenticando che la massima autorità sanitaria in una città è il sindaco”.
Secondo Luisa Ciambella il problema va sviscerato a 360 gradi: “Vanno prese in esame, non solo le autorizzazioni (tutte da verificare, visto che sembra che gli uffici del Comune abbiano espresso pareri diversi sull’opera), ma anche le ricadute sul traffico, posto che la conformazione viaria della frazione non dà molta possibilità di scelta ai tanti mezzi pesanti che lì transiteranno quando l’impianto sarà aperto”. Va poi soprattutto aperto un approfondimento sulla vicinanza della centrale al centro abitato, ovvero alla scuola e al campo sportivo: “Come sempre – conclude la Ciambella – il Comune di Viterbo si ritrova contro corrente rispetto alla nazione; nel momento in cui la consulta boccia il decreto Sicurezza di Salvini per i troppi poteri assegnati ai prefetti, noi non abdichiamo al nostro ruolo, ma dobbiamo proprio sperare in un intervento del prefetto visto l’immobilismo e l’inadeguatezza della giunta Arena”.