I comitati per l’acqua pubblica hanno avviato una raccolta di firme per chiedere al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, l’applicazione della legge regionale 5/2014 che prevede la ripubblicizzazione dell’acqua con l’affidamento del servizio a consorzi o aziende speciali. Venerdì, nel corso di un incontro che si è tenuto in Provincia, è stato fatto il punto della situazione, annunciando anche una grande manifestazione di protesta sotto la Regione Lazio da svolgere probabilmente dopo le vacanze estive. Contemporaneamente, saranno presentati ordini del giorno in tutti i Comuni. Tutte le iniziative saranno coordinate dal comitato “Non ce la beviamo”.
E’ un fronte ampio e trasversale, quello che si sta costituendo contro la Talete, a proposito della quale va detto che la Regione si appresta a commissariare altri 17 comuni che non hanno ancora aderito. “La legge 5 del 2014 – dicono i comitati per l’acqua pubblica – prevede che il servizio idrico torni ad essere gestito dai comuni tramite consorzi o aziende speciali. Talete, pur essendo a totale partecipazione pubblica, è una società per azioni che opera in regime di diritto privato, perseguendo quindi fini di lucro”. Dal 2014 sono passati cinque anni e ancora non è stato fatto nulla.