In prima fila gli stessi amministratori che poco o nulla hanno fatto e fanno per migliorare la città.
E’ netto il giudizio di Usb Viterbo sulla partecipazioni dei politici locali al corteo intitolato “Viterbo alza la testa”, organizzato dopo l’omicidio del commerciante Norveo Fedeli nel suo negozio in centro. L’Usb attraverso una nota invia alla famiglia della vittima “le più sentite condoglianze”, mentre ai partiti “che prontamente si sono presentati ‘sul luogo del delitto’, spinti anche da un bisogno di visibilità in vista delle prossime elezioni europee, rammentiamo che solo qualche giorno prima era avvenuto un altro gravissimo fatto di violenza in città, ma gli stessi partiti non hanno detto nemmeno una parola. Lunedì sera – prosegue il comunicato – si è tenuta una marcia di preghiera silenziosa, partecipata, ma con tutto il rispetto per i cittadini che vi hanno preso parte, addolorati quanto noi per la morte del nostro concittadino, non possiamo fare a meno di notare come in prima fila sfilassero persone che fanno parte dell’attuale amministrazione e che poco o nulla hanno fatto e fanno per rendere Viterbo una città migliore”.
Secondo l’Usb il sindaco non può limitarsi ad esprimere solo la propria vicinanza, “occorrono fatti che dimostrino la volontà di voler veramente, e non solo a parole, migliorare questa città”. “A Viterbo – prosegue la nota – negli ultimi tempi una serie di episodi di violenza si sono succeduti. Gruppuscoli di estrema destra hanno gettato il seme dell’odio nel nostro territorio con buona pace dei sindaci che, anzichè perseguirli , li istituzionalizzano e mettono a loro disposizione persino spazi istituzionali. Ricordiamo il pestaggio del ragazzo di Vignanello, gli atti intimidatori a sedi di associazioni e sindacati e il grave stupro dei giorni scorsi. Come Usb abbiamo sempre denunciato questi fatti, e chiediamo ancora una volta che gli amministratori si impegnino a contrastare a gran voce questi atti criminosi. E si adoperino altresì a combattere la violenza organizzata che si sta radicando nel nostro territorio, affinché si ristabilisca un clima di pace e di serena convivenza. Non usando persino le preghiere e i santi in maniera strumentale, offendendo anche chi è credente. Siamo sicuri che Santa Rosa ce ne sarà grata”.