Fioroni in campo a favore della capogruppo del Pd di Verona Carla Padovani, finita nel mirino degli ex Ds (compreso Zingaretti) per avervotato a favore della cosiddetta mozione antiaborto, approvata come è noto dal centrodestra la scorsa settimana. I consiglieri comunali del Partito democratico l’hanno infatti sfiduciata di fatto (chiedendone le dimissioni) per “quanto di grave e inaccettabile accaduto nel corso del Consiglio comunale di Verona di giovedì 4 ottobre durante la votazione della mozione antiabortista sostenuta dalla Lega e dal sindaco di Verona”.
“Le polemiche assurde e stucchevoli – ha detto – contro la capogruppo del Pd di Verona sono inaccettabili. La legge 194, interventi per una maternità e paternità responsabili, che peraltro prevede l’obiezione di coscienza, è perfettamente compatibile con azioni che incentivano il sostegno alla vita offrendo nel rispetto della piena libertà decisionale della donna, sostegno e aiuto, rappresentando un contributo vero all’autodeterminazione della madre che può liberamente decidere senza essere, in molti casi, pressata dal limite insormontabile del bisogno e necessità. Nelle battaglie, perché il figlio non rappresenti un lusso solo per chi può, tutto ciò è assai rilevante”.
“E’ incomprensibile – ha aggiunto – che nel Pd si ritorni a simili attacchi che ledono la libertà di coscienza e riportano indietro di decenni. I cattolici rappresentano una ricchezza per il Partito democratico e certe dichiarazioni e certi attacchi portati da candidati alla segreteria nazionale ci danno l’idea che qualcuno pensa di vincere il congresso aggiungendo una ‘s’ al Pd, tornando al Pds e costringendo il futuro dei democratici nell’angusto recinto di una datata e perdente sinistra”.