Mentre Matteo Salvini vara il decreto contro i poveri, la Caritas di Viterbo rilancia l’idea di concedere la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini nati, figli di genitori stranieri, nati in città e di istituire una consulta sull’immigrazione. Il tutto in un’ottica di sensibilizzazione della comunità della Tuscia, “affinché il tema della pace possa essere declinato anche nell’agire quotidiano, a livello locale, nei quartieri e negli enti locali”. La Caritas – muovendosi in sinergia con la Chiesa di Roma che invita tramite il papa a non chiudere gli occhi di fronte al dramma di chi arriva in Occidente spinto dal desiderio di sfuggire alla morte e alle carestie nel proprio Paese – lancia dunque un messaggio di pace e solidarietà intorno al quale sono chiamati tutti a riflettere.
“I flussi migratori – si è fatto notare durante un recente incontro a Viterbo indetto per presentare la marcia della pace Perugia/Assisi – vengono pagati a caro prezzo in termini di vite umane. Sotto tortura e rapina. In mare e nel deserto. Non solo, ma ogni flusso caratterizzato da irregolarità comporta anche maggiori sofferenze e maggiori costi per chi lo fa, finendo per arricchire le mafie così come le economie dell’egoismo e del malaffare locale con un’intensità del dolo che varia da chi si presta per pochi spicci a chi si approfitta del corpo delle persone”.