Al via anche nel Lazio la seconda edizione di Control’Asma&BpcoWeek, campagna di consulenze specialistiche gratuite che dal 21 al 25 maggio 2018 offrirà l’opportunità ai pazienti che soffrono di asma o di Bpco di effettuare una visita di controllo e ricevere informazioni utili per una migliore gestione della propria malattia presso circa 50 Centri specialistici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Nel Lazio hanno aderito all’iniziativa alcune strutture ospedaliere romane e l’ospedale Andosilla di Civita Castellana. In particolare:
- Unità operativa di pneumologia dell’ospedale Andosilla
- Po San Paolo – Servizio di pneumologia – Asl Rm 4, Civitavecchia
- Centro di medicina predittiva e fisiopatologia respiratoria – Uoc di medicina interna e disfunzioni respiratorie del Policlinico Umberto I di Roma
- Ao San Giovanni Addolorata, Roma
Presso questi centri, per quanti abbiano già ricevuto una diagnosi di asma o Bpco, sarà possibile effettuare una visita di controllo gratuita telefonando al numero Verde (800 62 89 89), attivo fino al 25 maggio dal lunedì al venerdì (9-13/14-18).
Obiettivo dell’iniziativa sensibilizzare pazienti e opinione pubblica sui rischi connessi a due comuni patologie respiratorie, troppo spesso trascurate perché sottovalutate. Basti pensare che solo poco più della metà dei pazienti con asma (56%) assume farmaci in maniera continuativa e regolare, mentre il 44% evita di prenderli o li sospende o ne cambia il dosaggio senza consultare il proprio medico. Tra i motivi più frequenti di non aderenza alle terapie emerge che il 33% dei pazienti pensa di stare meglio e di non averne più bisogno, il 21% crede che i farmaci servano solo quando si manifesta la difficoltà a respirare, infine il 18% è convinto che la malattia non richieda una terapia così prolungata.
Un problema, questo della mancata aderenza al trattamento. La non aderenza alle terapie può portare infatti a riacutizzazioni e a ricoveri ospedalieri.
Da segnalare che smettere di fumare è il primo passo da compiere per tutti i pazienti. Inoltre, bisogna sottoporsi al vaccino anti-influenzale prima della stagione a rischio. Per l’asma, pur essendo lo sforzo fisico uno dei principali fattori scatenanti le crisi respiratorie, non è necessario vietare alcuna attività sportiva. Al contrario, l’attività sportiva dovrebbe far parte del programma terapeutico delle persone asmatiche, in particolare di coloro i quali manifestano i sintomi durante lo sforzo (asma da sforzo). È infatti dimostrato come un allenamento costante aiuti a potenziare la muscolatura, inclusa quella respiratoria, favorendo in questo modo la funzione polmonare. Anche in questo caso, come per la Bpco, seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e in particolare la terapia prescritta consentirà di svolgere l’attività fisica senza conseguenze per la propria salute.