Si è svolto presso l’Aula Blu dell’Università della Tuscia, il workshop su individuazione e identificazione di agenti bioattivi di origine naturale organizzato dal Dipartimento per l’innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali (Dibaf).
L’evento ha offerto l’opportunità di far conoscere i risultati delle attività di ricerca svolte nell’ambito del progetto nazionale Pronat, il cui obiettivo era di fornire alla Collezione dei composti chimici e centro di screening (Cnccs) di Pomezia estratti e principi attivi naturali di potenziale interesse farmaceutico, cosmetico e nutraceutico opportunamente selezionati e recuperati a partire da piante, animali e microrganismi, come anche da scarti e sottoprodotti. Il progetto ha coinvolto i tre dipartimenti scientifici dell’Università della Tuscia (Dibaf, Deb e Dafne).
I risultati presentati hanno confermato come i gruppi di ricerca dell’ateneo della Tuscia abbiano competenze altamente qualificate nel settore e come siano, e potranno essere anche in futuro, un punto di riferimento per la ricerca di molecole bioattive di origine naturale.
Tutto questo trova risconto anche nella proposta di attivazione per l’anno accademico 2018-19 di un nuovo percorso didattico di laurea magistrale, classe di laurea LM-8, in biotecnologie industriali per la salute e il benessere. Il corso di studi interdipartimentale (Dibaf e Deb) ha proprio l’obiettivo di formare laureati che siano in grado di progettare, produrre e/o recuperare molecole bioattive di origine vegetale, animale, microbica e di semi-sintesi con interesse cosmetico, cosmeceutico, nutraceutico e farmaceutico, di ottimizzarne le proprietà e di caratterizzarle da un punto di vista chimico, fisiologico e tossicologico, sviluppandone le applicazioni industriali.