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Home » Evidenza » La Salute è un diritto, anche a Viterbo. Basta essere trattati da sudditi

La Salute è un diritto, anche a Viterbo. Basta essere trattati da sudditi

2 Giugno 2022

Luisa Ciambella, candidata sindaco di ‘Per il Bene Comune’ e ‘Viterbo la Splendida’ lo ribadisce al Glitter Caffè in Largo Africa. “Abbiamo scelto questo locale per parlare di salute perché è il più vicino alla Cittadella della Salute” spiega.

“Salute e servizi sociali sono diritti costituzionali. Sono parte integrante della dignità individuale e le odissee che le persone vivono, spesso riportate dalla stampa, testimoniano la condizione drammatica della sanità viterbese” dichiara citando la situazione del Pronto soccorso, la carenza di personale e le lunghe liste d’attesa.

“Non è più possibile che i servizi per salute e sociale non soddisfino le necessità della comunità. O, peggio ancora, rispondano solo alle esigenze dei furbetti”. La candidata sindaco propone l’istituzione di una TASK FORCE per essere al fianco di ogni cittadino in difficoltà “perché servizi sociali efficienti abbassano la spesa per la salute e la Salute è un Cambiamento Culturale”.
“Basta con liste d’attesa che vanno da 10 a oltre 18 mesi. Una situazione che ha come conseguenza una impressionante migrazione sanitaria verso strutture fuori provincia e addirittura fuori regione. Oggi un documento Asl conferma che, nel 2019, la migrazione di pazienti ha sfiorato il 22%”.

Come massima autorità sanitaria “il sindaco nei tavoli sulla salute deve chiedere un confronto serio per rivendicare i diritti dei cittadini e perché questo sistema cambi. Vogliamo smettere di essere colonia”.

E’ di un paio di giorni fa la notizia che l’ospedale di Belcolle non diventerà Dea di secondo livello.
“Chi gode di grande rappresentatività in Regione poteva intervenire. Ci hanno venduto fumo.” sottolinea Luisa Ciambella “ma noi ci impegneremo perché a Viterbo venga data una seconda possibilità”.

Salute e sociale sono due pilastri dell’azione programmatica della candidata sindaco. Ad iniziare dalla riformulazione del piano dei Servizi sociali “programmato su una realtà ormai datata, su una società che negli ultimi anni ha subito profondi cambiamenti”.

Quindi POTENZIAMENTO dell’Ambulatorio sociale di Viterbo e apertura di un presidio sociale a Grotte Santo Stefano. RADDOPPIO delle ore di assistenza scolastica e finanziamenti per l’OSSERVATORIO sulla povertà.

“Non accettiamo compromessi né accordi. Pretendiamo diritti, non concessioni!”.

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