Non si può morire sul lavoro o, peggio ancora, per andare a scuola. E’ per questo che, dopo la morte di Lorenzo Parelli, il diciottenne di Udine morto schiacciato da una lastra d’acciaio durante l’alternanza scuola-lavoro, oggi pomeriggio a piazza della Rocca manifesta la Rete degli studenti medi. Aderiscono anche alcune sigle sindacali.
“La Uil scuola – dice Silvia Somigli – aderisce alla manifestazione perché “non si può morire per andare a scuola. La morte di Lorenzo Parelli è un dramma senza precedenti. Aderiamo con forza alla manifestazione indetta dalla Rete degli studenti medi di Viterbo. A dare la propria adesione, nella giornata di oggi, anche il segretario generale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti.
La manifestazione di domani è stata indetta per le ore 16: “La scuola non può essere il luogo dove si muore – ancora Somigli – soprattutto il luogo dove si muore di lavoro. La scuola deve insegnare il rispetto delle regole e a lottare contro le morti sul lavoro. Solo quest’anno più di 1100. La manifestazione di domani è un momento importante per unire le forze e portare avanti percorsi condivisi nel mondo della scuola e del lavoro. Un punto di partenza per dire basta a quella che è ormai diventata una vera e propria barbarie”.