Malati oncologici assistiti da personale, soprattutto assistenti socio-sanitari e infermieri, che spesso fanno la spola da un reparto all’altro con il rischio di trasferire ai degenti altre patologie. O meglio, visto che si parla di Covid, il contagio. Lo denuncia Enrico Gubbiotto della Confael: “L’assenza di organizzazione e programmazione ha indotto spesso malati ematologici ad essere spostati da un’area all’altra, a seguito del trasferimento del reparto”. Il sindacalista, in un esposto inviato alle autorità competenti, chiede quindi chiarimenti circa le notizie di “una nuova riorganizzazione delle unità operative a Belcolle. Malgrado l’emergenza pandemica insista sul nostro territorio da due anni, la direzione strategica della Asl si trova ad affrontare questa criticità ancora come se fosse la prima volta. Nonostante la grave situazione di carenza di personale che sussiste, indipendentemente dall’emergenza sanitaria e, nonostante le ripetute ed accorate denunce, la situazione non è mai migliorata, anzi, le condizioni di lavoro e la qualità assistenziale erogata hanno subito un’ulteriore peggioramento. Oltre alle criticità perenni, da qualche giorno numerosi servizi stanno subendo delle contrazioni che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori e soprattutto degli utenti. Esempio emblematico di quanto denunciamo è rappresentato dalla situazione della degenza ematologica che, ancora una volta, la quarta in due anni e la seconda in meno di tre settimane, sta subendo un nuovo trasferimento. La nuova ubicazione della degenza ematologica si trova al nono piano del blocco C di Belcolle; in questa porzione della struttura sanitaria dovrebbero trovare assistenza persone affette da patologie oncoematologiche e che, per la natura della loro patologia, portano con sé delle fragilità aggiuntive. Ad oggi, e per i prossimi mesi, al nono piano del blocco C di Belcolle saranno ospitati malati fragili che avrebbero la necessità di essere assistiti da un’équipe qualificata e che invece verrà frammentata e, soprattutto, in una struttura idonea, come non è l’attuale struttura dove la degenza ematologica è stata trasferita. Una struttura fatiscente dove non è nemmeno possibile contenere in maniera efficace il rischio infettivologico. Vogliamo ricordare che già il 20 ottobre scorso il direttore generale inaugurava il nuovo blocco in cui avrebbero dovuto trovare ubicazione alcuni servizi come, ad esempio il dipartimento oncoematologico. Alla luce dei tre mesi che sono ormai trascorsi da questa inaugurazione ci chiediamo a cosa sia servita la manifestazione pubblicizzata in pompa magna sugli organi di informazione e sui social network aziendali, se non per la solita ridicola e faziosa propaganda? Chiediamo alle autorità competenti – conclude il sindacato – di verificare se l’operato della Asl presenta e irregolarità”.