Cara Luisa,
ti seguo da quando hai sposato la causa ambientalista.
Agli inizi, devo confessarlo con sincerità, credevo che il tuo impegno ambientalista fosse un impegno passeggero per sfuggire alle vicende della decadenza politica che spinge in molti a scegliere l’astensione rispetto alla partecipazione civile e politica per rifugiarsi in battaglie di tipo puramente utopistico.
Invece vedo oggi che il tuo impegno sui temi ambientali è costante e appassionato.
Talora, come in questo moneto, mi dico, che Luisa Ciambella avrebbe oggi bisogno di un partito serio come il Pci per le sue giuste e coraggiose battaglie. Negli anni Settanta quel partito salvò, con anticipo sui tempi, i boschi del Monte Cimino, la nostra montagna, nel versante di Canepina ove si erano posati gli occhi possenti della speculazione edilizia.
Quando riuscisti ad ottenere e realizzare il Consiglio comunale straordinario della città di Viterbo portasti dei relatori veramente validi e in quella sede capii che il tuo impegno era reale e profondo. Oggi, all’inizio del nuovo anno, per quel che può valere il parere di un semplice cittadino che osserva la politica da molto lontano, vorrei incoraggiarti anche perché insieme a Bengasi Battisti e Famiano Crucianelli, sei una delle poche voci che abbia rilevanza, nella Tuscia, sui temi che potranno salvare l’Umanità su questo nostro pianeta.
Non potrò sostenerti col voto perché ho deciso di votare scheda bianca fino a quando la sinistra non saprà esprimere un nuovo partito serio che elabori e lotti per attuare un “Progetto mondiale per ambiente e socialismo”.
Però mi sento di doverti incoraggiare perché dal tuo impegno ambientalista, se si sposasse con una linea sociale e politica di sinistra, di lotta per il socialismo, potrebbe nascere un inizio di ritorno alla sinistra vera, genuina, operativa.
Ora che noi amanti dell’ambiente e del socialismo siamo ridotti ai minimi termini potremmo sperare, guardando a persone impegnate come te, in una deriva unitaria almeno “mitterandiana” della politica italiana ovvero, almeno, in una ricomposizione dell’area di quello che gli amanti del linguaggio schematico chiamano “socialismo democratico” così come fece François Maurice Adrien Marie Mitterrand in Francia nella seconda metà del secolo scorso e come fecero, ancor meglio, Gunnar Myrdal e Olaf Palme nella Svezia di uno dei miracoli civili, sociali ed economici più importanti dei tempi moderni.
Avere speranze politiche di sinistra di questi tempi è una pia illusione ma la Storia non è ferma e al ciclo della decadenza seguirà, sicuramente, il ciclo della rinascita. Spero che il tuo impegno, come quello di Bengasi Battisti e Famiano Crucianelli, diano dei risultati.
Auguri per il nuovo anno e per il tuo impegno.
Vallerano 1 gennaio 2022
Angelo Bini