Raggiunto alla tempia da un colpo di arma da fuoco, sicuramente una pistola, mentre si trovava alle Saline dove conduceva studi sui sistemi biologici per conto dell’Università della Tuscia e del Comune di Tarquinia.
E’ morto così Dario Angeletti, 51 anni, professore associato di ecologia presso l’ateneo viterbese, molto conosciuto nella cittadina etrusca, dove era nato e viveva, oltre che per la sua attività professionale, per essere il figlio di uno storico primario dell’ospedale locale. I carabinieri indagano per omicidio. Una tesi, questa, suffragata da due elementi che sembrano escludere l’ipotesi del suicidio formulata in un primo momento: l’assenza di qualsiasi arma nel luogo in cui è stato ritrovato il corpo e alcune testimonianze di persone che hanno sentito degli spari di pistola nella zona in cui, all’interno di un’auto, è stato rinvenuto il cadavere.
Il corpo senza vita del docente è stato trasferito all’Istituto di medicina legale di Roma, dove sarà eseguita l’autopsia e in queste ore sono al vaglio dei carabinieri le immagini di alcune telecamere da cui si spera di risalire ai movimenti di auto e persone nell’area dove è stato trovato il cadavere o in quelle vicine. L’auto è stata posta sotto sequestro.
Stimato professionista, marito di una veterinaria e padre di due figli, Angeletti viene descritto come una persona assolutamente tranquilla. Nulla insomma, nella sua vita, che possa far pensare ad un epilogo di questo tipo.