Saranno prorogati al 31 dicembre 2022 i contratti del personale sanitario assunto durante l’emergenza Covid. Sono 5 mila nel Lazio i lavoratori coinvolti, 200 nella Tuscia. L’accordo tra i sindacati e la Regione è stato raggiunte nelle scorse ore e il provvedimento potrebbe aprire successivamente le porte alla stabilizzazione, come chiede ad esempio il sindacato Confael.
“Si tratta – commentano in effetti tutte le sigle sindacali – di un primo passo in attesa che a livello nazionale si prevedano meccanismi specifici per la stabilizzazione del personale sanitario precario, per arrivare alla quale attualmente, secondo la riforma Madia, servono tre anni di rapporti a tempo determinato”.
L’accordo prevede anche il rafforzamento del sistema sanitario territoriale valorizzando le professionalità presenti, una maggiore vicinanza ai cittadini con i servizi di presa in carico, la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie, nonché l’assistenza post ospedaliera soprattutto nelle fasce di età più avanzate.
Quanto accaduto è stato possibile grazie alle risorse stanziate dal Governo: “In questi mesi di pandemia – parole del ministro Speranza – abbiamo assunto circa 50 mila persone nel Servizio sanitario nazionale, con varie tipologie contrattuali, e vorrei impegnarmi fin da questa legge di bilancio per rendere strutturale la presenza di queste figure. Non credo ci saranno le condizioni per portarli tutti dentro immediatamente, però andiamo in questa direzione”.