Criticità nelle procedure di accoglienza e controllo dei visitatori a Belcolle. E’ quanto segnala la Confael dopo aver ricevuto segnalazioni dal personale sanitario relativamente al controllo dei green pass. Personale sanitario da intendersi evidentemente come infermieri, ai quali, denuncia il sindacato, viene caricato questo nuovo onere nonostante il loro numero sia nettamente inferiore a quello che servirebbe all’ospedale provinciale.
“Attribuire al personale sanitario i controlli – si legge in una nota – ci appare inappropriato, in quanto l’ingresso dei visitatori avviene in concomitanza con numerose altre attività assistenziali inderogabili. Cos’ facendo si sottraggono risorse fondamentali per l’erogazione per la somministrazione ad esempio delle terapie e la somministrazione dei pasti ai degenti)”.
Una situazione quindi “inappropriata anche alla luce del Dpcm del 17 giugno 2021 che definisce chiaramente quali sono le figure autorizzate al controllo della certificazione verde, ossia pubblici ufficiali nell’esercizio delle pubbliche funzioni. Ad oggi l’infermiere è un incaricato di pubblico servizio e non possiede lo status di pubblico ufficiale, quindi non può essere impiegato al controllo del green pass”.
“A nostro parere – conclude la Confael – la già oggettiva carenza di personale sanitario non può e non deve subire ulteriori sovraccarichi ingiustificati e privi di fondamenti normativi”.