Da lunedì 20 settembre nel Lazio sarà somministrata la terza dose di vaccino anti-Covid ai soggetti fragili e immunocompromessi secondo quanto deciso dal Governo. A seguito del parere favorevole espresso dalla Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, comunica in una nota la struttura commissariale, è in corso da parte del ministero un confronto con i tecnici delle Regioni per “la puntuale definizione della popolazione target“.
Saranno di conseguenza aggiornati i sistemi informatici per l’avvio delle somministrazioni su tutto il territorio nazionale e verranno messe a disposizione ulteriori dosi di vaccino a Rna messaggero (Pfizer o Moderna). Il Lazio ha quindi annunciato di essere già pronto.
Sull’effetto positivo per le categorie a rischio, d’altronde, concorda ormai buona parte della comunità scientifica. Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico di Tor Vergata a Roma, si è detto favorevole a somministrarla a tutta la popolazione, a distanza di 9-12 mesi dal termine del ciclo: “Per gli immunodepressi è importante partire immediatamente mentre per il resto della popolazione credo che la terza dose sia utile ma ad una certa distanza di tempo. Sono comunque dell’idea che vada fatta a tutti, stiamo vedendo che dopo una tempistica di 9-12 mesi il titolo anticorpale tende a non essere più sufficiente”.
Più dubbioso il direttore della clinica di Malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, secondo cui “che la terza dose sia opportuna e necessaria per tutti quanti, credo sia ancora da stabilire e da vedere. Oggi, alla domanda su quanto dura l’immunità la risposta è che non lo sappiamo, oppure che dura in modo variabile da soggetto a soggetto”, spiega.