Nella zona dell’Acquarossa, a quattro passi dal biodigestore e dai 96 ettari di campi fotovoltaici per i quali è attesa l’autorizzazione da un momento all’altro, incombe ora anche il rischio di un impianto-discarica per il trattamento di rifiuti industriali pericolosi (250 mila tonnellate l’anno).
A lanciare l’allarme contro quello che assomiglia sempre di più ad un vero e proprio attacco ambientale alla provincia di Viterbo è stata in Consiglio comunale Luisa Ciambella, che, con un’interrogazione, ha chiesto al sindaco di conoscere lo stato dell’arte del progetto, ovvero le iniziative che al riguardo ha intrapreso o intenderà intraprendere il Comune per opporsi ad un disegno superiore che sembra aver deciso che Viterbo diventi la pattumiera del Lazio e non solo.
Del progetto la Regione ha informato Provincia e Comune di Viterbo, ma finora nessuno ha mosso paglia. Luisa Ciambella si dice preoccupata e non manca di prendersela direttamente con Arena, che, quand’anche la lettera della Regione per mettere a conoscenza il Comune del progetto sia arrivata il 22 aprile, non ha detto e fatto nulla: “Perché, sindaco, tutto questo silenzio? E’ il Comune che deve pianificare gli insediamenti sul proprio territorio, non si possono accettare tutti questi impianti, l’uno dietro l’altro, senza muover paglia come sta facendo l’amministrazione comunale”. “Sono in pericolo – ha aggiunto la consigliera comunale dem – la salute e il turismo”.
Il bello è arrivato quando il sindaco – sebbene la lettera sia arrivata il 22 aprile – ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto. Così come il dirigente comunale Eugenio Monaco. Ma come fa il vertice politico e amministrativo del Comune a non conoscere una comunicazione di tre mesi fa? “L’iter per la nuova discarica – ha ribattuto Ciambella – è già partito e se voi ancora non sapete nulla: come facciamo a difenderci dagli attacchi di chi vuole trasformare la Tuscia in una pattumiera?”. Ciambella inchioda Arena alle proprie responsabilità, così come i rappresentanti viterbesi al Parlamento e in Regione.
Vedremo nei prossimi giorni gli ulteriori sviluppi di questa ennesima gravissima situazione, ma allo stesso tempo anche surreale viste le non risposte fornite da Arena.