Arena, finalmente destato dal sonno primaverile e preso atto così che esiste un’emergenza rifiuti, ha ottenuto una promessa verbale: il 30 luglio cesseranno i conferimenti dell’immondizia di Roma, Latina e Frosinone a Monterazzano. La rassicurazione è arrivata durante l’incontro con il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, a cui hanno partecipato anche i parlamentari viterbesi. Successivamente della questione si è parlato durante un vertice tra ministro dell’ambiente, presidente della Regione, sindaca Virginia Raggi e lo stesso prefetto. Ma siccome tra le promesse e i fatti ci sono di mezzo tutti gli oceani della Terra, se il 30 luglio non succederà niente? “Useremo – dice Arena – tutte le armi a nostra disposizione per evitare che Monterazzano diventi la discarica del Lazio”. Bene, staremo a vedere.
Al prefetto di Roma, il sindaco ha illustrato la situazione della discarica di Monterazzano, che rischia di esaurirsi molto prima dei 6-7 anni previsti. “Piantedosi ha recepito totalmente le istanze del territorio – dice Arena – impegnandosi a rappresentare tali criticità nell’incontro con ministero, Regione Lazio e Roma Capitale”. Incontro che, come detto, si è svolto nel pomeriggio.
La situazione, al di là delle parole di Arena, resta critica. C’è un’ordinanza della Raggi per riaprire la discarica di Albano, ma i tempi sono lunghi e probabilmente di acqua sotto i ponti, prima che la situazione si risolva davvero, ne dovrà passare ancora tanta. E’ comunque positivo che si sia cominciato a discutere di come liberare Viterbo da questa servitù. Così come è ancora più positivo che Arena e i parlamentari viterbesi, dopo mesi trascorsi senza far nulla (a parte gli inutili comunicati ad uso e consumo della propaganda di parte), si siano finalmente resi conto che amministrare un territorio non significa solo fare passerelle.
“Questa mattina – si legge n una nota della Lega – il Senatore Fusco ha incontrato il prefetto di Roma Piantedosi, insieme al sindaco Arena e agli altri esponenti politici della provincia, rappresentando l’impossibilità di poter proseguire con l’attuale gestione del ciclo rifiuti da parte della Regione e dell’amministrazione capitolina. Viterbo non può più in alcun modo farsi carico, sulla base di ordinanze regionali che non dimostrano alcun rispetto per il nostro territorio, delle centinaia di tonnellate di spazzatura che vengono prodotte principalmente da Roma, ancora oggi incapace di individuare un sito per lo smaltimento sul proprio territorio che la renda autosufficiente nel trattamento dei rifiuti prodotti. A Piantedosi, che ringraziamo per la disponibilità dimostrata e per la sensibilità con cui ha voluto ascoltare le ragioni della nostra visita, è stato rappresentato il rischio che l’attuale gestione regionale dei rifiuti può avere per la nostra provincia in termini di danni ambientali, senza dimenticare che appare intollerabile voler gravare con oneri economici aggiuntivi sulle tasche dei cittadini della provincia di Viterbo, l’unica ad oggi a garantire l’autosufficienza in termini di gestione del ciclo di rifiuti. Come più volte affermato dal nostro partito, è stato anche in questa occasione rappresentato che il trasferimento quotidiano di centinaia di tonnellate di rifiuti provenienti da Roma e dalle altre province del Lazio, per effetto delle ordinanze di Zingaretti, sta portando al riempimento dell’invaso della discarica viterbese, ormai prossimo all’esaurimento. Riteniamo, infine, voler ribadire che Viterbo non merita di pagare il quotidiano scontro tra regione e Roma, tra Zingaretti e Raggi, che sulla gestione del ciclo dei rifiuti hanno dato prova della loro inadeguatezza, con l’auspicio che quanto oggi esposto al prefetto Piantedosi possa portare alla nomina di un commissario che ponga fine ad una gestione emergenziale di un settore così delicato e oggi senza alcuna visione per il futuro della regione ed in particolare della nostra provincia”.