E’ giallo sull’assalto a una guardia giurata, dipendente di un noto Istituto di vigilanza cittadino, rapinata stamattina intono alle 11 a La Quercia da due persone incappucciate, una delle quali, secondo alcune testimonianze, potrebbe essere una donna. Così hanno riferito alcuni avendo visto un ciuffo di capelli spuntare sotto il passamontagna. La guardia giurata è stata avvicinata, è stata disarmata (probabilmente è stato colta di sorpresa) e i due hanno portato via 40 mila euro in contanti, corrispondenti all’incasso, così hanno spiegato in Questura, di alcuni esercizi commerciali da cui i soldi erano stati prelevati per motivi di sicurezza. Poco dopo, la metà del bottino è stata ritrovata in una casa alla periferia di Viterbo, dove la polizia ha anche rinvenuto e sequestrato tre auto, due a quanto pare usate dai banditi per raggiungere Viterbo (una 500 rossa e una Golf Grigia) e una rubata invece proprio in città prima di compiere il colpo e probabilmente servita per raggiungere La Quercia. Si tratta di un Suv.
In serata un comunicato della squadra mobile che riportiamo testualmente: “Nella tarda mattinata odierna, in una zona periferica di Viterbo, una guardia giurata ha denunciato ai militari dell’Arma dei carabinieri di essere stata aggredita da due malviventi, che gli hanno sottratto la pistola in dotazione e la borsa portavalori contenente l’incasso prelevato precedentemente da alcuni esercizi commerciali cittadini per conto della società per cui lavora pari a circa 43 mila euro.
Diramate le ricerche, gli operatori della squadra mobile hanno successivamente intercettato fuori città, in direzione di Roma (Cassia Sud, vicinanze ex discoteca Perfidia, ndr), un’autovettura sospetta in sosta. Avvicinatisi per un controllo, notavano, contestualmente, due soggetti uscire dalla finestra di una vicina abitazione e dileguarsi velocemente nelle campagne circostanti. All’interno della casa è stata rinvenuta una notevole quantità di banconote di vario taglio, della cui presenza il proprietario, un 51enne italiano, non forniva alcuna spiegazione e pertanto lo stesso veniva condotto negli uffici della questura per i successivi accertamenti. Sono in corso ulteriori verifiche finalizzate a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto”.
Gli inquirenti stanno dunque cercando di risalire ai banditi attraverso la possibile testimonianza chiave di questo 51enne, a carico del quale al momento non risultano tuttavia misure di alcun tipo. Molti i lati oscuri da chiarire: a giudicare dalla dinamica dei fatti, sembra che i banditi conoscessero infatti le abitudini della guardia giurata. Si tratta di gente quindi che vive o conosce bene Viterbo? O di manodopera istruita da altri? C’è poi il mistero di questa abitazione sulla Cassia Sud, a cui si accederebbe tramite una piccola strada. I banditi in che rapporti sono con il proprietario se è vero che sono sbucati da una finestra per dileguarsi nei campi? In Questura non si forniscono ulteriori particolari, il 51enne è comunque sotto torchio perché è di tutta evidenza che potrebbe sapere molte più cose di quelle che ha raccontato.