A Soriano nel Cimino incredulità e sgomento per il suicidio di un ragazzo di 21 anni, titolare di un locale in centro. Si è tolto la vita sabato sera dopo aver chiuso l’attività, che opera nel campo della ristorazione e che gestisce insieme ad un’altra persona. Si è allontanato dal paese, ha raggiunto una località di campagna (zona de La Molinella) distante pochi chilometri da Soriano e da qui ha chiamato i carabinieri: “Sto per uccidermi”. Quando i militari sono giunti sul posto l’hanno trovato appeso a una corda e già non respirava più.
Sembra che il giovane si fosse da poco lasciato con una ragazza, ma chi lo conosce stenta a credere che sia questo il motivo che l’ha condotto all’estremo gesto. Così come, vista la famiglia che aveva alle spalle, si escludono motivi di ordine economico.
Di certo, c’è il ritrovamento di un biglietto in cui chiede scusa ai genitori, ai quali peraltro ha anche indicato tutto ciò che avrebbero dovuto fare dopo il ritrovamento del corpo. In particolare, ha lasciato scritto di non volere un funerale in chiesa. E così è esattamente avvenuto: è stato infatti tumulato solo con una semplice benedizione del parroco. Il dolore è immenso in tutta Soriano, anche perché nessuno riesce a capacitarsi di quanto accaduto. I clienti del locale, che lo avevano visto proprio qualche minuto prima dell’attività, mai avrebbero potuto immaginare che da lì a poco si sarebbe consumata una tragedia così grande. E domenica mattina quando la notizia ha cominciato a diffondersi hanno stentato a crederci. Il 21 viene descritto come un ragazzo cordiale ed educato, benvoluto da chi lo conosceva e non solo. La sua morte è avvolta dal mistero.