“Il sentiero tracciato dal primo Festival dell’ecologia integrale ci impegna alla responsabilità di continuare nell’azione personale e comunitaria facendo un passo in avanti, affinché si prenda sempre maggiore consapevolezza che è necessario rivedere i nostri stili di vita, cominciando a incidere sulle abitudini, avviando un cambiamento concreto”.
L’arcivescovo Fabio Fabene traccia un bilancio dell’iniziativa tenutasi a Montefiascone nei giorni scorsi con l’obiettivo di sensibilizzare la società a recuperare un rapporto più armonioso con il creato come indicato da papa Francesco nell’enciclica Laudato si’. Per farlo è necessario anzitutto assumere atteggiamenti più rispettosi verso la natura di cui siamo parte integrante. Un rapporto, dunque, quello tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda che ha bisogno di una rinnovata consapevolezza, che si tradurrà poi in comportamenti più virtuosi da parte di tutti.
“Abbiamo optato per la forma del festival per il suo carattere festoso – ha spiegato Fabene – e la città di Montefiascone è stata scelta per la sua collocazione, la sua cultura, la sua monumentalità, il suo preponderante carattere agricolo: elementi che aiutano a capire il significato profondo dell’ecologia integrale”. La quale vuole riscoprire un rapporto più virtuoso e più giusto tra la natura e l’uomo, rapporto visto in tutte le sue sfaccettature.
Già annunciata per l’anno prossimo una seconda edizione del Festival, mentre sabato 4 e domenica 5 settembre si celebrerà la Giornata del creato.