Il 26 giugno alle 17 in via Saffi l’inaugurazione dell’installazione Rinascere. Street art, musica e allegria per celebrare la giornata mondiale contro la droga. Si tratta di un progetto del Dipartimento di cure primarie della Asl, cooperativa sociale La Rondine e associazione Yarn Bombing Viterbo Aps con cui si vuole dare la possibilità a 5 persone di sperimentare una nuova modalità di inclusione, socializzazione e appartenenza al territorio. Uscire da una dipendenza è come nascere una seconda volta. La nascita, o rinascita in questo caso, implica tempo, rinunce, sofferenze fisiche e psicologiche. Significa rimettersi totalmente in gioco, senza nessuno che ti può davvero aiutare, oltrepassare il buio per seguire una luce in fondo, che spesso sembra un miraggio. Ci vuole coraggio, determinazione, umiltà e tanta, tantissima forza d’animo. Chi ce la fa ha vinto una battaglia durissima, ma è solo una delle tante battaglie giornaliere che un ex tossico deve affrontare, perché la ricaduta è sempre in agguato, le tentazioni sono dietro l’angolo.
“Con questa installazione – dicono i promotori – vogliamo celebrare questa giornata importantissima con un omaggio alla vita. Negli incontri al centro diurno i ragazzi hanno realizzato dei grandi fiori di carta utilizzando materiali di riciclo (scarti di imballaggi e cartoni destinati al macero). L’installazione collettiva raffigurerà dunque la fioritura, la Rinascita, ponendo appunto sulle pareti di peperino della bellissima via Saffi queste creazioni, che realizzeranno un giardino di grandi fiori di carta. Il fiore che sboccia simboleggia una ripartenza, una possibilità di potercela fare di nuovo. I fiori, infatti, una volta appassiti, lasciano il loro seme a terra e con tenacia e pazienza aspettano il susseguirsi delle stagioni per poi buttare radici nuove, erigersi verso il cielo e sbocciare in purezza, profumo e freschezza in tutta la loro coriacea fragilità”.
Parte integrante dell’installazione temporanea sarà anche un’opera sempre realizzata dai pazienti del progetto Pai dal nome Il giardino di lea. Grazie alla tecnica utilizzata nei libri pop up, hanno preso forma fiori di carta delle dimensioni di un biglietto da visita. Una squadra formata da più persone, ognuna con il suo rinnovato carattere e con una gran tenacia.