Secondo uno studio di prontobolletta.it quella di Viterbo è la quinta provincia italiana per produzione di energia solare. E in effetti, a giudicare dalle distese di pannelli realizzate negli ultimi tempi e dai progetti in itinere (contro i quali, come si sa, è nato un vero e proprio movimento di opinione), c’era da aspettarselo. Interessante inoltre notare che la Tuscia da sola già sforna il 36,6% dell’energia solare prodotta nel Lazio, il che vuol dire che la concentrazione di pannelli a queste latitudini è la più alta di tutta la regione.
La classifica delle province italiane
Nel dettaglio, è la Lombardia la regione che si distingue per il maggior numero di impianti con più di 130 mila allestimenti nel suo territorio. Per quanto riguarda invece la potenza e la produzione, calcolata in gigawattora, al primo posto c’è la Puglia, grazie anche al clima favorevole che vede un’elevata radiazione solare. In seconda e terza posizione invece troviamo la Lombardia e L’Emilia-Romagna con rispettivamente 2358,7 e 2311,9 gwh. Nelle ultime posizioni troviamo Liguria e Valle d’Aosta che contribuiscono alla produzione nazionale solo per lo 0,5% e lo 0,2%.
Ecco come si è posizionata la regione Lazio
La regione Lazio si classifica settima con un valore in gigawattora di 1692,272 rispetto a quello nazionale di di 23688,9. Questo significa che il Lazio riesce a produrre un ammontare di energia da pannelli solari pari al 7,1% dell’intera produzione nazionale. Andando a considerare la potenza registrata vediamo come anche questa si classifichi in settima posizione una produzione, sul totale nazionale, del 6,7%. Il valore registrato in Lazio è di 1352,646 megawatt contro un valore medio nazionale di 1005,4.
Ecco come si è classificata la provincia di Viterbo
La provincia di Viterbo si posiziona al 8° posto nella classifica della potenza tra le province italiane. Sul totale della potenza prodotta nel Lazio, Viterbo ha una percentuale pari al 33,9% del totale. In termini numerici Viterbo ha raggiunto una potenza di 458,2 mw. Considerando invece la produzione di energia solare Viterbo è al posto 5° con una percentuale sull’intera produzione della regione Lazio pari al 36,6%. Il valore numerico per la produzione della provincia di Viterbo è di 618,99 gigawattora.
A cosa è dovuto l’incremento degli impianti?
“In Italia, secondo lo studio del Gse – spiega prontobolletta.it – tutte le province hanno già installato pannelli solari e si adoperano per la produzione di energia elettrica sostenibile, affiancando le tradizionali fonti di produzione. Secondo dati Area il costo per kilowattora è aumentato nell’ultimo anno passando dai 16,08 euro del secondo trimestre del 2020 ai 20,83 euro dello stesso trimestre del 2021 e questo, per risparmiare, spinge ancora di più pubblico e privati verso l’autoproduzione. In generale, in Europa l’incremento della produzione di energia solare è dovuto da un lato alla diminuzione del prezzo degli impianti e dall’altro all’aumento dell’efficienza che permette al cliente di rientrare dell’investimento in un minor lasso di tempo. E infatti molti stati europei, compreso il nostro, danno la possibilità di fruire di bonus e incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici, incrementando l’ammontare della popolazione interessata a questa modalità di produzione energetica. Questo è ben visibile nella distribuzione degli impianti fotovoltaici, con quelli inferiori ai 12 kwp, ovvero di piccola taglia, che hanno superato le 800 mila unità attive contro le quasi 14 mila degli impianti oltre i 12 kwp, indicando la sempre più vasta diffusione dell’energia solare in realtà medie e piccole. L’incremento della produzione di energia attraverso le fonti rinnovabili – conclude prontobollette.it – sta aumentando notevolmente negli ultimi anni. Secondo i dati 2019 del GSE, queste hanno prodotto il 39,4% del totale dell’energia generato in Italia. L’incremento è stato pari all’1,3% rispetto al 2018 e si prospetta un incremento molto simile anche per 2020 e 2021″.
Posto, come detto più volte, che nessuno mette in discussione la necessità del pianeta di rivolgersi verso le nuove fonti energetiche, resta l’urgenza di regolamentare le autorizzazioni, per evitare, come accede nella Tuscia, che i progetti vadano a lambire siti di interesse paesaggistico, naturalistico e culturale. Sorge poi spontanea una domanda, ma perché proprio la Tuscia risulta essere uno dei territori più ambiti?