“Molto ampia la portata dei favori assicurati ai candidati” dei concorsi gestiti dalla Asl di Latina per posizioni anche presso la Asl di Viterbo. Lo scrive il gip Giuseppe Cairo nell’ordinanza con cui ha disposto gli arresti domiciliari per Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito: “Le indagini – si legge – documentano attività illecita stabile, sul fronte di più prove concorsuali” con “contatti diretti tra Rainone e i candidati con i quali il presidente della commissione concordava le domande che avrebbe posto alle prove orali. Circostanza significativa di un sistema collaudato di ampia portata e non occasionale”.
Chiaro il quadro che emerge dalle intercettazioni: “Professò dimmi una cosa, sempre…”. A parlare, la sera del 6 ottobre 2020, è proprio il presidente di commissione Claudio Rainone che, allo zio di una studentessa in procinto di sostenere la prova orale l’indomani, chiede conferma sul nome della ragazza e concorda con questo di incontrarla la mattina prima dell’esame al bar a poche centinaia di metri dal liceo di Latina dove ha già fatto lo scritto. “Mi dispiace che si deve fare questa passeggiatina – dice ancora – però è opportuno”. “Il giorno in cui si sono tenute le prove orali, lo stesso Rainone ha rassicurato lo zio della candidata sull’esito positivo della prova, a riscontro – scrive il gip – dell’interessamento da parte sua”.
E ancora: la sera del 7 ottobre 2020, prima dell’esame che si sarebbe tenuto l’indomani, Claudio Rainone chiama un candidato per offrirgli la possibilità di parlare di ciò che voleva, a sua scelta: “Mi dica quello che lei gradisce”. A un’altra candidata chiede invece cosa vorrebbe le fosse chiesto all’orale: “Mandamelo su whatsapp ia…. sennò ti ho visto che già sei andata in crisi”.