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Home » Politica » La Lega: “Chiesta la revoca di Contardo per l’insufficienza del suo operato”

La Lega: “Chiesta la revoca di Contardo per l’insufficienza del suo operato”

18 Maggio 2021

“Avremmo evitato volentieri di scrivere quanto segue, se non altro per buon gusto, ma non possiamo esimerci dal riportare a verità quanto dichiarato dell’ex assessore Contardo, circa le motivazioni che avrebbero portato alla sua revoca”.

Dopo le dichiarazioni di Contardo, secondo il quale il suo licenziamento dalla giunta sarebbe avvenuto per un regolamento di conti nell’ambito delle correnti interne, interviene il partito, che mette sotto accusa l’operato dell’ex vice sindaco in tutti i settori ricoperti, a cominciare dalla gestione del verde pubblico: “Ricordiamo che Contardo era l’assessore competente al verde pubblico. La mancata manutenzione di parchi, aree a verde, aiuole, strade, rotatorie, giardini scolastici, sta creando, per il terzo anno consecutivo, molti disagi ai cittadini viterbesi e non poco imbarazzo all’amministrazione, ancor di più al partito, di cui, fino a poco fa, Contardo era espressione in giunta. Dal 2018, per ragioni a noi sconosciute, e nonostante numerose sollecitazioni, non è stato predisposto l’appalto per la manutenzione del verde pubblico, e così si è proceduto con interventi frazionati e insufficienti, che hanno portato Viterbo ad essere nelle condizioni in cui si trova”.

“Ricordiamo che l’ex assessore – prosegue la Lega – oltre ad essere delegato al verde pubblico, era il titolare anche del bilancio, per cui avrebbe potuto prevedere nello schema dello stesso le giuste somme per un’ottimale manutenzione del verde. Le motivazioni della sfiducia sono, pertanto, esclusivamente amministrative e ci stupiamo che l’assessore non ne sia cosciente. Basterebbe farsi una passeggiata o aprire qualsiasi quotidiano locale, o vistare i vari gruppi Facebook cittadini, per poter contare le decine e decine di segnalazioni da parte dei viterbesi e rendersi conto dell’inadeguatezza del suo operato”.

Ma “la gestione del verde pubblico e del bilancio, i cui atti sono stati costantemente presentati in ritardo, sebbene sarebbero sufficienti, rappresentano solamente alcune delle ragioni per cui il partito ha dovuto maturare la difficile scelta di chiedere la revoca delle deleghe”. “Contardo – prosegue infatti la Lega – non ha brillato neppure nella gestione delle partecipate, in particolare Francigena: sono note le vicende che hanno più volte visto i sindacati e il personale della società essere costretti ad intervenire per discutibili, quanto inopportune e non condivise, scelte fatte dall’ex assessore, cui il gruppo consiliare ha dovuto ancora una volta discostarsi non più di due settimane fa, votando favorevolmente ad un emendamento dell’opposizione, sfiduciando lo stesso assessore che aveva dato parere contrario. Meglio tralasciare l’attività inerente il termalismo di cui, purtroppo, abbiamo potuto constatare numerosi annunci e proclami, cui non sono seguiti i fatti”.

E infine: “Spiace dover ricordare, inoltre, alcuni imbarazzanti episodi che si sono verificati in questi tre anni per delle uscite dello stesso Contardo sui giornali e sui social, le pubbliche offese all’ex presidente del Consiglio dei ministri, da parte di un uomo che rappresenta le istituzioni, vicesindaco di un capoluogo di provincia, oltre che la solitaria difesa delle infelici dichiarazioni espresse dall’ex amministratore di Francigena. Spiace dover leggere, infine, delle dichiarazioni da parte di chi godeva della fiducia, quanto meno personale, del partito e che solo ieri rimetteva il proprio mandato nelle mani del Senatore Fusco, sperando, probabilmente, di poter essere ancora una volta confermato nel proprio ruolo. Auspicando di porre fine ad inutili polemiche, rappresentiamo che umanamente ci dispiace per questa scelta, ma per rispetto della città e dell’amministrazione, oggi siamo ancor più convinti della nostra decisione e ci impegneremo affinché tutte le problematiche rappresentate possano trovare celermente soluzione”.

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