Amministrazione comunale poco efficace su tutto. Anche sulla festa di Santa Rosa e infatti ancora non si sa nulla sulla possibilità o meno di organizzare il tre settembre. E ok che siamo in emergenza, ma possibile che in Comune si continui a far finta di nulla, come se il problema non esistesse?
A porsi la domanda è Stefano Caporossi, consigliere di maggioranza, il quale sembra non aver affatto preso bene alcune dichiarazioni del sindaco Arena, per il quale non è ancora il momento giusto per pensare al Trasporto: “Vorrei far seguito alle parole del sindaco – dice Caporossi – poiché sono fermamente convinto che occorra dare delle risposte serie alla cittadinanza circa il regolare svolgimento, o meno, dei festeggiamenti della nostra amata Santa. Pur essendo consapevole che la fattibilità della manifestazione sarà sino all’ultimo legata ai numeri dei contagi e all’auspicabile aumento delle vaccinazioni, credo sia giunto il momento di porci come amministrazione nell’ottica di predisporre l’organizzazione di questo evento, cominciando a delineare, unitamente alle competenti autorità sanitarie, delle linee guida da poter adottare per ridurre al minimo il fattore contagi”.
Nel Novecento, fa notare Caporossi, il Trasporto della macchina di Santa Rosa ha avuto una sola interruzione durante la seconda guerra mondiale e nel passato i viterbesi hanno sempre riposto le loro speranze e richieste di protezione confidando nell’aiuto della loro Rosa: “Il trasporto 2020 è stato correttamente annullato per la pandemia visti gli eccessivi rischi. Anche il montaggio della Macchina davanti alla basilica non è stato realizzato per evitare pericolosi assembramenti. il prossimo tre settembre potrebbero essere differenti le condizioni e non possiamo farci trovare impreparati”.
Caporossi confida nelle vaccinazioni, “che anche nel nostro territorio stanno procedendo con regolarità e si stima che a fine estate possano aver immunizzato almeno il 70% dei nostri residenti. A giugno in europa sono previste manifestazioni di grande richiamo in presenza, come i campionati di calcio aperti al pubblico e le disposizioni governative potrebbero lasciare dei margini per consentire lo svolgimento del trasporto con la massima sicurezza. Il sodalizio dei facchini ha solo bisogno di tempi tecnici per organizzare tutto con la consueta competenza e precisione. Come per le attività sportive in corso si potrebbe richiedere la vaccinazione della formazione dei facchini per tempo, per non escludere ogni possibilità e non farci trovare impreparati se le condizioni dovessero essere favorevoli. L’importanza della nostra tradizione secolare, patrimonio Unesco, ci impone di tentare ogni strada pur di tenere viva la speranza. Confido nel fatto che la città accetterebbe qualsiasi compromesso con dei significati anche spirituali che andrebbero sicuramente a consolidare il rapporto che lega i fedeli alla loro santa, tracciando la strada per la rinascita e l’auspicato ritorno alla normalità. oltre alle vaccinazioni il sodalizio ha bisogno di tempi tecnici per la selezione della formazione e per le visite mediche di tutti i facchini, pertanto la decisione, in accordo con tutte le istituzioni preposte all’evento, va presa con la massima urgenza, visto che mancano poco più di tre mesi al tre settembre”.