Rientra la protesta dei sindacati dei medici di base che nei giorni scorsi avevano proclamato lo stato di agitazione rivendicando il diritto dei propri associati ad avere a disposizione un maggior numero di dosi di vaccino. Sott’accusa la continua apertura di hub, che, a loro dire, avrebbero finito col rendere inutile, nella campagna anti-Covid, le figure appunto dei medici di famiglia.
La schiarita è arrivata dopo un incontro con l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, durante il quale “sono stati affrontati i maggiori punti di criticità nello svolgimento della campagna vaccinale presso gli studi dei medici di famiglia, già segnalati nei giorni scorsi contestualmente allo stato di agitazione”. Ribadito, e riconosciuto dalla Regione, il diritto di scelta del cittadino su dove e da chi farsi vaccinare, è stato quindi deciso di inserire i medici di famiglia nel sistema di prenotazione del portale regionale, ferma restando la possibilità data agli stessi di proseguire con le vaccinazioni delle categorie fragili. Per questo motivo saranno consegnate, dal 17 maggio al 1° giugno, 2 fiale di Pfizer a settimana a medico per i soggetti fragili; inoltre, sempre dal 17 maggio, i medici di base avranno la possibilità di vaccinare gli over 40 con AstraZeneca o Johnson & Johnson, a meno che gli interessati non decidano di rifiutare questa possibilità optando per la prenotazione sul portale regionale quando il loro turno arriverà sulla base dell’anno di nascita.